Marcell Jacobs sullo spionaggio: “Credo a Filippo Tortu ma sono triste e mi aspettavo più solidarietà”
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Marcell Jacobs ha rotto il silenzio a poche ore dalla notizia che ha visto il fratello di Filippo Tortu indagato dalla Procura di Milano relativamente al caso di spionaggio nei suoi confronti. "Credo a Filippo quando dice di essere estraneo ai fatti" ha detto all'Ansa il due volte oro alle Olimpiadi Tokyo. La vicenda, ancora ai vagli delle autorità ha visto Giacomo Tortu finire sul registro della Procura quale possibile mandante delle richieste di avere informazioni sugli esami del sangue di Jacobs, nonché di avere le sue chat private con il proprio staff e intercettazioni sulle sue telefonate.
Marcell Jacobs non è rimasto fermo ad ascoltare ma ha voluto dire anche la sua attorno alla torbida vicenda che lo ha visto "parte lesa". Così, dopo aver lasciato parlare un comunicato ufficiale, in cui sottolineava la volontà di prendere eventuali vie legali per tutelare la propria persona, adesso ha voluto dire anche quel che pensa su tutto questo: "Personalmente credo a Filippo Tortu quando dice di essere estraneo alla vicenda che coinvolge il fratello Giacomo. Detto questo che qualcuno abbia potuto spiare i miei cellulari mi rattrista e mi preoccupa" ha poi aggiunto il due volte oro a Tokyo che alla fine si è tolto anche un sassolino dalla scarpa: "E dal presidente della Fidal, Stefano Mei, mi sarei almeno aspettato solidarietà, in attesa che la Procura completi le indagini".
Tra le persone intercettate illegalmente, c'era anche l'ex allenatore di Marcell Jacobs, Paolo Camossi che lo seguiva ai tempi di Tokyo: "Mi auguro che tutto si possa risolvere in una bufala" ha spiegato alla Rai. "O almeno sia qualcosa di completamente esagerato… e non vero., Perché per me lo sport è un altro: è allenarsi, impegnarsi. E quando poi quando di capita di trovare anche qualcuno più forte sulla tua strada, semplicemente fargli i complimenti e un applauso". Il riferimento è alle motivazioni che avrebbero spinto Giacomo Tortu a spiare Jacobs: sperare di trovare qualcosa di compromettente sull'utilizzo di doping.