Marcell Jacobs e i suoi metodi di allenamento maniacali: dietro lo sprint da 10 secondi c’è un mondo
La gara dei 100 metri piani può durare, per gli atleti più forti come Marcell Jacobs, meno di dieci secondi. Ma nonostante la breve durata della gara, alle spalle ci sono tante ore di allenamento, e un'attenzione ai dettagli maniacale. In due video girati durante il periodo della preparazione invernale insieme allo youtuber Showtime GP, Jacobs ha mostrato come funzionano i suoi allenamenti, e quanta attenzione venga posta a ogni minimo dettaglio.
Jacobs e l'importanza della pazienza nello sprint
Anche se può sembrare un controsenso, il campione olimpico parlando spiega come "La cosa bella della velocità, è che devi avere pazienza, non devi avere fretta, devi fare tutto nel modo giusto. Sembra un controsenso, ma devi fare le cose piano per farle fatte bene". Jacobs racconta anche che cos'è che ama veramente della velocità. "Mi piacciono i 100 metri perché non puoi sbagliare niente. Non hai una seconda possibilità, non puoi recuperare. O la va o la spacca".
Cosa fa in allenamento Marcell Jacobs
Jacobs, prima di scendere in pista, inizia sempre con mezz'ora di mobilità articolare insieme al fisioterapista, per prevenire infortuni. Poi si passa a camminate sui talloni, sulle punte e sul bordo del piede, per rinforzare le caviglie, fondamentali per riuscire a correre sull'avampiede.Durante l'allenamento, molto tempo viene dedicato a passa a esercizi di coordinazione ed esplosività, come gli skip su una gamba, dove si cerca di tenere il piede a terra per meno tempo possibile, proprio come quando si fanno gli scatti. Poi si passa a esercizi di attivazione muscolare e allunghi sui 30 metri.
Molta attenzione viene posta da Jacobs sulla partenza. L'uscita dai blocchi è fondamentale nei 100 metri piani, e sono moltissimi i dettagli da considerare per riuscire a farlo con il massimo dell'esplosività. Nel video Jacobs cercava di insegnare allo youtuber come partire in maniera efficace, e l'errore più ricorrente era la tendenza ad alzare troppo rapidamente la testa. La partenza è uno degli aspetti nel quale serve maggiormente avere pazienza. Per riuscire ad avere il massimo della velocità e dell'esplosività, infatti, bisogna fare tutto con i tempi giusti, senza avere troppa fretta.
Soltanto dopo questa lunga fase di riscaldamento, poi, si passa finalmente al lavoro principale. 12 ripetute sui 60 metri, divisi in tre serie da quattro ciascuna, corsi ad alta intensità. L'allenamento di Jacobs, poi, non si ferma in pista, ma continua in palestra nel pomeriggio svolge diversi esercizi funzionali alla corsa per addome e gambe, sia a corpo libero che con i pesi.