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Maratona New York 2014, 10 cose da sapere per i runners della Grande Mela

Il 2 novembre il tradizionale colpo di cannone darà il via alla 44esima edizione della Maratona di New York, evento sognato da tutti i runners.
A cura di Mirko Cafaro
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Domenica 2 novembre, intorno alle 10 il tradizionale colpo di cannone darà il via alla 44esima edizione della Maratona di New York. Gara mitica e con una lunga storia alle spalle che è presto diventata nell'immaginario collettivo l'evento da raggiungere per chiunque si approcci alla corsa. E in effetti la manifestazione, a cui partecipano ogni anno circa 50mila persone provenienti da ogni parte del mondo, è un evento estremamente "democratico" in cui grandi atleti e semplici amatori sono trattati e considerati alla stessa maniera. Ma per conoscere più a fondo la manifestazione, ecco dieci cose da sapere sulla New York Marathon.

1. La storia. La prima edizione è stata organizzata nel 1970 dal presidente del New York Road Runner Vince Chiappetta e da Fred Lebow, con 127 concorrenti che percorrevano più giri lungo il park Drive di Central Park. Solo 55 arrivarono a tagliare il traguardo e il primo fu Gary Muhrcke in 2:31:38. Nel 2012 la manifestazione è stata annullata a un giorno dalla partenza, per volontà del sindaco Michael Bloomberg, a causa del passaggio dell'uragano Sandy.

2. Il percorso. I 42,195 km, o per dirla all'americana le 26.2 miglia, coprono tutti e cinque i distretti di New York City. Si comincia a Staten Islan, sul ponte di Verrazzano-Narrows, sceso il quale si prosegue per circa 19 km attraverso Brooklin. Al km 21,1 si sale sul ponte Pulaski che segna l'entrata nel distretto del Queens. Quattro chilometri dopo si arriva all'East River e da lì sul ponte di Queensboro che conduce a Manhattan. Da qui si imbocca la First avenue, il ponte Wills avenue e si attraversa il Bronx per poi fare ritorno a Manhattan attraverso l'ennesimo ponte di Madison avenue. Quindi si arriva ad Harlem e in Central Park dove il traguardo è posto fuori dal ristorante Tavern On the Green.

3. I ponti. Dei numerosi disposti lungo il tracciato, quello più temuto in assoluto è a Queensboro tra i distretti di Queens e Manhattan. Qui la corsa volge verso il "muro" dei 30 chilometri e la fatica comincia a farsi sentire in maniera significativa. Una volta arrivati a Manhattan psicologicamente la strada è decisamente più in discesa.

4. I tempi. Il record della manifestazione è detenuto dal keniano Geoffrey Mutai che, nel 2011, ha concluso la manifestazione in 2:05:06. La percorrenza media di tutti i partecipanti si aggira intorno alle 4 ore e 20 minuti; il limite massimo per portare a termine la corsa è di 8 ore e 30.

5. Come partecipare. Tre le possibilità: arrivarci per diritto riuscendo a stare nei tempi di qualificazione previsti dall'organizzazione a seconda della fascia di età (c'è una pagina del sito ufficiale della manifestazione con tutte le categorie previste); partecipare alla "lotteria" organizzata ogni anno dal NYRR; rivolgersi per tempo alle agenzie accreditate e acquistare i pacchetti previsti. 

6. Il costo di partecipazione. Quest'anno l'iscrizione è di 400 dollari, a cui ogni partecipante proveniente da fuori ha dovuto aggiungere naturalmente volo e pernottamento almeno per un paio di giorni. Ci sono, però, agenzie specializzate che provvedono a tutto, anche all'accomodation dei propri accompagnatori e sviluppano pacchetti che prevedono anche il supporto il loco di atleti esperti.

7. I newyorchesi. Amano la manifestazione e affollano le strade per seguirla in ogni suo passaggio. Gli habituè della manifestazione consigliano di abbandonare la musica e correre godendosi tutto il sottofondo, fatto di incitamenti e tanta partecipazione.

8. Sicurezza. Dopo l'attentato alla Maratona di Boston nel 2013, il sistema di sicurezza per eventi del genere contribuisce a blindarli in ogni passaggio con un ampio dispiegamento di forze. Grande attenzione, in particolare, per i cosiddetti "lupi solitari".

9. Gli italiani. Il tricolore ha sventolato al traguardo della corsa in ben cinque edizioni. Tre volte di fila, dal 1984 al 1986, con le vittorie di Orlando Pizzolato (due volte) e Gianni Poli, nel 1996 con Giacomo Leone e nel 1998 con Franca Fiacconi, unica italiana a imporsi sinora nella Grande Mela.

10. Albo d'oro. Le vittorie più frequenti nella gara maschile sono state americane (14 volte), keniane (11), italiane e messicane (4 a testa). Nella gara femminile domina la Norvegia (10), seguita da Stati Uniti e Kenya (7) e Regno Unito (5).

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