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Maccarani torna alla guida della nazionale di ginnastica ritmica: la decisione dopo il caso Farfalle

L’ex direttrice della Nazionale di Ginnastica Ritmica italiana Emanuela Maccarani, finita al centro del “caso Farfalle” riguardo presunti abusi psicologici nei confronti delle atlete, dopo l’ammonizione da parte della giustizia sportiva è stata reintegrata nel suo ruolo dal quale era stata sospesa lo scorso gennaio.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo oltre un anno dallo scoppio di quello che fu chiamato "caso Farfalle" riguardo a presunti abusi psicologici su alcune ex ginnaste della nazionale di ginnastica ritmica arriva l'atto che, dal punto di vista sportivo, scrive definitivamente la parola fine alla vicenda. A undici mesi dalla sua sospensione Emanuela Maccarani torna difatti ad essere la direttrice tecnica nazionale della ginnastica ritmica che guiderà dunque nel percorso di avvicinamento alle Olimpiadi di Parigi 2024.

Il presidente della Federginnastica, Gherardo Tecchi, ha infatti annunciato oggi la cessazione del suo ruolo di direttore tecnico ad interim e contestualmente la riassegnazione dello stesso ruolo a Maccarani, il cui processo sportivo si è concluso con una semplice ammonizione da parte del Tribunale federale nazionale della Federginnastica (in quanto "Le espressioni utilizzate – ancorché offensive – non siano state mosse dall'intenzione di arrecare danno, ma al fine di incitare le atlete ed ottenere un maggior impegno negli esercizi" come recita il dispositivo con le motivazioni della sanzione comminata all'allenatrice).

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Sembra avviarsi alla conclusione dunque lo scandalo sui presunti abusi nella ginnastica ritmica italiana scoppiato col racconto da parte di diverse atlete del centro federale dell’Accademia di Desio riguardo ad abusi, vessazioni, maltrattamenti fisici e psicologici e umiliazioni continue, perpetrati nei confronti delle atlete che dovevano ad ogni costo soddisfare i parametri di peso della Nazionale italiana e per le quali erano arrivate le denunce delle due ex ginnaste azzurre Anna Basta e Nina Corradini che avevano portato le procure di Brescia e Monza ad aprire delle indagini per far luce sulla vicenda. Una vicenda che, con il reintegro di Emanuela Maccarani come direttrice tecnica nazionale della ginnastica ritmica, si chiude definitivamente almeno per quel che riguarda l'aspetto sportivo.

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