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Luna Rossa contro l’America’s Cup a due tra New Zealand e Ineos: “Una pagliacciata”

Il patto tra Team New Zealand e Ineos Uk per la prossima edizione dell’America’s Cup rischia di tagliare fuori Luna Rossa che ad Auckland ha tenuto testa ai campioni in carica dopo aver battuto nettamente proprio gli inglesi. “Un evento a due sarebbe un disastro per tutta l’America’s Cup – ha ammesso Max Sirena, skipper di Luna Rossa – oltre che una pagliacciata”.
A cura di Maurizio De Santis
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Tagliare fuori Luna Rossa dalla prossima America's Cup e accettare la sfida lanciata da Ineos UK nella veste di challenger of record. La tentazione di Team New Zealand è fortissima. Anzi, l'ok e la stretta di mano c'è stata già. Gli inglesi, che erano stati battuti nettamente ed eliminati durante la Prada Cup dall'equipaggio italiano, hanno proposto una sorta di colpo di mano così da presentarsi senza altri concorrenti al duello per il titolo con il defender. Quando? Sono due le ipotesi: direttamente nella prossima edizione delle Coppa (2022, all'Isola di Wight) oppure rimandarla di uno, al massimo due anni (tra il 2023 e il 2024). Qual è stata la riposta dei campioni in carica? Si può fare… parliamone. E stabiliamo anche dei (nuovi) punti fermi curando tutti gli aspetti organizzativi.

Un evento a due sarebbe un disastro per tutta l'America's Cup – ha ammesso Max Sirena, skipper di Luna Rossa – oltre che una pagliacciata.

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La possibilità – come da regolamento – di stabilire i dettagli (campo di regata e sede delle gare) spetta ai detentori della ‘prestigiosa brocca', scegliere anche il challenger è l'ipotesi emersa nelle ultime ore, dopo la vittoria della 36sima edizione del trofeo. Il patto tra neozelandesi e britannici prevede modifiche tecniche al monoscafo volante AC 75 e l'opportunità che a organizzare tutto l'evento (dalla parte agonistica a quella commerciale) sia una sola autorità. Se in questa intesa rientri o meno del tutto anche la selezione degli sfidanti ancora non è chiaro. Luna Rossa, però, non ha alcuna intenzione di fare il convitato di pietra.

Se non vincerò nemmeno la prossima per me sarà l’ultima edizione – ha aggiunto Sirena nell'intervista al Corriere della Sera -. Lo sarebbe stata anche questa, se fossimo riusciti a conquistare la ‘brocca' e a portarla in Italia per la prima volta in 170 anni di storia della vela. Abbiamo raggiunto un livello altissimo ma possiamo diventare ancora più forti. Non ho intenzione di farmi da parte proprio adesso.

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