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Guerra in Ucraina

L’Ucraina si ritira per non affrontare la Russia ai Mondiali di scherma: “Salvate l’Europa”

La squadra dell’Ucraina di fioretto maschile si è rifiutata di affrontare la Russia nella prova di Coppa del Mondo di scherma al Cairo e si è ritirata dalla competizione facendo un appello di aiuto all’Occidente per la guerra scoppiata nel proprio Paese dopo l’invasione da parte dei russi.
A cura di Michele Mazzeo
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Gesto di grande impatto quello compiuto dalla nazionale ucraina di scherma nel corso della tappa di Coppa del Mondo al Cairo. Gli schermidori ucraini, a quattro giorni dall'attacco al proprio Paese da parte della Russia che ha dato il via alla cruenta guerra, si sono rifiutati di scendere in pedana ritirandosi così dalla competizione per evitare di dover affrontare la selezione russa con la quale era in programma un incontro negli ottavi di finale della prova di fioretto maschile.

I fiorettisti ucraini si sono rifiutati di salire sulla pedana per duellare con la squadra russa e in segno di protesta hanno esposto un cartello che recitava "Fermate la Russia! Fermate la guerra! Salvate l'Ucraina! Salvate l'Europa!". Un vero e proprio appello all'Occidente quello fatto dagli schermidori che in questo momento stanno osservando da lontano le atrocità che accadono nel loro Paese natio e che sono stati accompagnati da un caloroso applauso del pubblico presente al Cairo nel momento in cui hanno annunciato la loro decisione di non voler affrontare la Russia.

Quello compiuto dalla Nazionale ucraina non è però l'unico segnale di sensibilizzazione che arriva dal mondo della scherma in merito alla guerra scatenata in Ucraina dalla Russia. La squadra femminile di spada dell'Italia infatti si è ritirata dalla tappa di Coppa del Mondo in corso di svolgimento a Sochi, in Russia, perché, come ha spiegato il presidente della Federscherma italiana Paolo Azzi, "questa tappa di Coppa del Mondo ha perso tutto il suo significato tecnico e sportivo, sacrificato sull'altare della situazione internazionale". Lo sport ancora una volta non perde occasione per mandare messaggi di pace.

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