Lucia Bosetti svegliata di notte dal terremoto in Turchia: “È crollato un palazzo qui dietro”
Tutto il mondo è rimasto colpito dal terremoto che ha interessato Turchia e Siria. Una serie di scosse fortissime, fino a 8.0 di magnitudo. I morti, purtroppo, sono tantissimi. 5000 le vittime accertate, ma il numero è destinato a crescere e non di poco. A cascata giungono immagini, video, testimonianze dai due paesi colpiti. In Turchia vivono anche tanti atleti italiani, molti di loro non sono stati fortunatamente toccati dal terremoto, altri sì, come il tecnico dell'Adana Demirspor Vincenzo Montella che si è definito un sopravvissuto, e Lucia Bosetti, campionessa di pallavolo che vive proprio ad Adana e ha raccontato la sua vicenda.
Ha rilasciato un'intervista a TgCom24 l'ex giocatrice della Nazionale di pallavolo (con cui ha conquistato medaglie sia ai Mondiali che agli Europei) che ha fatto capire con parole chiare e precise tutto il terrore che ha vissuto: "Io sono ad Adana, che è a 200 chilometri dall'epicentro. Qui la scossa si è sentita forte, è stato un bello spavento".
Quando c'è stata la scossa, Bosetti dormiva, era notte e a casa con lei c'erano i suoi genitori: "Io dormivo quando c'è stata la scossa. Ero a casa con i miei genitori che sono venuti a trovarmi. Dovevano stare qui una settimana, è stata una fortuna e una sfortuna. Quando succede una cosa del genere ci metti un po' a realizzare".
La pallavolista è scesa in strada, con i genitori, e non aveva nemmeno la possibilità di ritornare a casa: "Purtroppo la scossa è stata forte e siamo scesi per strada, non avevamo nemmeno la possibilità di tornare negli appartamenti. Ci hanno messo a disposizione delle zone, dove siamo noi sfollati. Siamo stati spostati in un parcheggio all'aperto e siamo rimasti lì tre o quattro ore. Vedevo tanta gente spaventata. Le strade sono intasate e nessuno può muoversi in città".
La tragedia l'ha vissuta sulla sua pelle e da vicinissimo: "Sono scioccata, perché ci sono dei palazzi che sono caduti qui e ce n'è uno dove vivo io. Non so quante vittime ci sono state, ma penso tante. Ora stiamo cercando un posto per dormire, forse in macchina in un parcheggio".
Concetti ribaditi anche nell'intervista con l'ANSA, in questa seconda intervista ha aggiunto: "Qui ad Adana la situazione è drammatica: stiamo cercando in qualsiasi modo di uscire dalla città ma ad ora pare molto difficile". Qualcosa si muove e dopo essersi riparata nel palazzetto ha iniziato a viaggiare verso Ankara, da dove si imbarcherà, sempre con i genitori, alla volta dell'Italia.