Lucchetta deluso da Paola Egonu: “Non perde occasione per dirsi discriminata, rispetti l’Italia”
Paola Egonu è stata la stella più brillante della terza serata del 73° Festival di Sanremo. La fortissima pallavolista della VakıfBank era stata protagonista di una polemica nella conferenza stampa di presentazione, quando aveva definito l'Italia come ‘paese razzista', il dibattito è esploso in un battibaleno. Una definizione che ha suscitato subito clamore ma non è la prima volta che la 24enne ex Conegliano affronta questi temi in maniera diretta e senza troppi giri di parole. Per questo motivo qualche mese fa decise di lasciare la Nazionale in dopo i Mondiali, salvo poi tenere una porta aperta per il prossimo futuro.
Nelle ore successive sono stati tanti a voler dire la loro su questa posizione della schiacciatrice classe 1998 nata a Cittadella e la stessa Egonu ha ripreso il concetto nell'intenso monologo che ha portato sul palco dell'Ariston. L'atleta si è soffermata sul razzismo e sulle diversità, sull'orgoglio di appartenenza all'Italia e la consapevolezza che "siamo tutti uguali oltre le apparenze".
Parole in cui ha messo insieme tutta la sua esperienza: "Io sono quella che quando oggi ancora mi fanno una domanda sul razzismo, rispondo così: Prendete dei bicchieri di vari colori e metteteci dentro l'acqua. Vedrete che la maggior parte delle persone sceglierà il bicchiere trasparente, solo perché il suo contenuto è più limpido. Eppure se proverete a bere da uno dei bicchieri colorati, scoprirete che l'acqua ha sempre lo stesso gusto, fresco e vita, perché siamo tutti uguali oltre le apparenze".
Il monologo della Egonu, che ha chiuso il suo intervento citando Vasco Rossi e ‘Vita spericolata' ("Ognuno col suo viaggio, ognuno diverso"), ha fatto discutere e ha aperto nuovamente il dibattito sul razzismo in Italia: le parole dell'atleta sono state riprese e commentate in diretta sui social subito dopo l'uscita dal palco di Sanremo di Paola e qualche quotidiano le ha fatte diventare argomento di editoriali o di prima pagina.
Tra le persone che hanno commentato questo intervento della schiacciatrice c'è Andrea Lucchetta, telecronista sportivo ed ex pallavolista italiano. In un'intervista a Hoara Borselli sul quotidiano Libero il giocatore che ha fatto parte della cosiddetta "generazione di fenomeni" della Nazionale italiana ha dichiarato: "Penso che un’atleta che ha la fortuna di vestire e rappresentare il tricolore deve avere assoluto rispetto dell’Italia, delle Istituzioni e del governo, qualsiasi colore politico rappresenti".
Lucchetta ha rincarato la dose nei confronti di Paola Egonu: "La Egonu non perde occasione per ribadire davanti alle telecamere che si sente discriminata per il colore della pelle. Se ci sono persone che la discriminano, è giusto che le denunci. Generalizzare e dire che gli italiani sono razzisti è ingeneroso e non veritiero".
Infine l'ex atleta ha lasciato trasparire dalle sue parole una ricerca di visibilità da parte della giocatrice ex Imoco: "Paola è stata travolta da una grandissima visibilità quando è stata convocata per portare la bandiera olimpica. Agli occhi del mondo in quel momento tu sei l’Italia, la rappresenti. Devi sfilare con orgoglio e cantare l’Inno del tuo Paese. Quello stesso orgoglio mi sarebbe piaciuto lo rivendicasse anche a Sanremo. Sa quale è la cosa importante che un’atleta del suo calibro dovrebbe trasmettere al di là delle polemiche? Il senso di appartenenza alla sua Nazione. È ciò che arriva ai bambini, ai ragazzi, a tutti coloro che la seguono e la vedono come simbolo".
Egonu ha sempre mostrato una grande sensibilità sulla lotta al razzismo e ai microfoni di Fanpage.it si era espressa così: "La prima domanda è ‘perché siamo ancora a questo punto?’. Mi chiedo da cosa parte quest’odio, perché abbiamo voluto dividerci per razze e perché non si tenta di capire l’altro. Io sono una persona molta emotiva e fa male. […] Non capisco perché un essere umano debba creare dolore ad un altro, non capisco cosa c’è alla base".
Insomma, Paola Egonu diventa bersaglio di commenti e di critiche perché si è sentita discriminata negli anni e a dirglielo sono persone che questo problema non l'hanno mai dovuto affrontare in vita loro. Ogni opinione è assolutamente rispettabile, ma bisognerebbe essere nei panni di chi si sente sempre emarginato dalla società di cui fa parte senza ergersi a giudici di situazioni che non si conoscono minimamente.