L’odissea di Rosetti vaccinato e positivo al Covid: l’Italia chiede il bronzo anche per lui
L'odissea di Bruno Rosetti è iniziata a poche ore dalla gara di canottaggio alle Olimpiadi. Positivo al Covid nell'immediata vigilia, ha dovuto rinunciare a scendere in acqua con i compagni del 4 senza. Ed è stato frustrante. Lui è rimasto chiuso nella camera d'albergo dove resterà confinato per la quarantena almeno per un'altra decina di giorni. Marco Di Costanzo ha preso il suo posto all'ultimo momento accanto a Matteo Castaldo, Matteo Lodo e Giuseppe Vicino. Hanno conquistato la medaglia di bronzo in finale ma avrebbero meritato sorte migliore e un metallo più prezioso se solo l'equipaggio inglese non li avesse quasi speronati invadendo la loro corsia.
C'è rabbia anche per quello: assistere alla scena dalla tv è stato anche peggio. Difficile riuscirla a sbollire subito assieme alla profonda amarezza per aver preparato l'appuntamento olimpico con duri allenamenti e poi finire dietro le quinte per colpa del contagio preso chissà dove, quando, come e a causa di quale untore. Rosetti è "asintomatico, sta bene dal punto di vista fisico ma psicologicamente distrutto", come confermato nelle ultime ore da Nicola Pucci (responsabile medico della Federazione) all'Agenzia Ansa.
A giugno il canottiere azzurro aveva completato la profilassi vaccinale con la seconda dose (a maggio gli avevano inoculato il siero Moderna). Ma qualcosa è andato storto nonostante venisse da quindici giorni di "bolla" dopo la partenza dall'Italia datata 12 luglio. E del resto il bollettino sulla situazione sanitaria in Giappone in parte fornisce una prima spiegazione: al di là del record di contagi delle ultime ore, il Cio ha resto noto che il numero dei casi direttamente collegati ai Giochi è salito a 169. Tra questi c'è una buona parte di addetti alla sicurezza. Ironia della sorte, a bucare la barriera anti-virus potrebbero essere stati proprio coloro che costituivano un caposaldo della protocollo. Anche per questa ragione Rosetti era (ed è) "arrabbiatissimo".
Il Coni, però, si sta muovendo per lenire tanta delusione: chiederà alla commissione giudicante delle Olimpiadi che venga concessa una quinta medaglia anche a lui facendo leva su un regolamento che ai tempi del Covid potrebbe essere applicato con un'interpretazione meno severa vista anche l'eccezionalità degli eventi e delle cause. Secondo le norme attuali, infatti, gli atleti degli sport di squadra che non possono gareggiare a causa di un infortunio o un grave malessere a torneo iniziato hanno diritto allo stesso premio ricevuto dai compagni. Sarà così anche per Rosetti? Non gli restituirà quel che ha perso ma almeno renderà onore ai suoi sacrifici.