L’Italia sogna il doppio oro con Testa e Chaarabi: finali azzurre ai Mondiali di boxe femminile

Due ori oppure altrettanti argenti. L'Italia della boxe femminile può sognare ai Mondiali di New Delhi, in India, con Irma Testa e Sirine Chaarabi entrambe qualificate nelle finali di categoria. Per la pugilatrice di Torre Annunziata, che un anno fa arrivò vicinissima alla vittoria iridata, c'è l'opportunità di prendersi quel titolo nei 57 kg che in Turchia le sfuggì d'un soffio e salire finalmente sul tetto del mondo dopo aver conquistato quell'Europa. Prima volta invece per la casertana di origini tunisine che ha sfoderato una grande prestazione contro la giapponese Rinka Kinoshita e dato slancio così alla propria carriera.
Irma Testa sul ring per l'oro mondiale
La chiamano "butterfly" per come si muove sul quadrato: leggera e letale, può scatenare un ciclone dall'altra parte del ring con un battito d'ali (e una raffica di pugni). Irma Testa (numero 1 in tabellone) arriva alla finalissima di sabato prossimo (25 marzo) dopo aver battuto la francese Amina Zidani (5-0): forte del titolo continentale e della medaglia di bronzo messa al collo a Tokyo 2020, la boxeuse vesuviana avrà di fronte Karina Ibragimova (testa di serie numero 3). Adesso può scrivere la storia per se stessa e per i colori della nazionale nei pesi piuma ma dovrà fare l'impresa per avere la meglio sulla kazaka che al match clou è giunta dopo aver sconfitto in semifinale Yu-Ting Lin. Fu proprio lei, la coreana, a strappare l'oro dai guantoni di Testa.
La prima volta di Sirine Chaarabi
Non chiamatela sorpresa né rivelazione. La qualificazione in finale di Sirine Chaarabi arriva a corredo di prestazioni d'ottimo livello sfoggiate già nei turni preliminari. Nella categoria fino a 52 kg ha battuto in semifinale la nipponica Rinka Kinoshita (testa di serie numero 2) con verdetto unanime (4-1) e proverà a ripetere la performance che l'ha portata a un passo dal podio più alto contro la cinese Wu Yu.
Perfetta, pulita, rapida, capace di gestire l'incontro e tenere a bada la giapponese quando ha provato a prendersi il centro del ring e a forzare il ritmo. La pugilatrice del Sol Levante doveva farlo anche per un altro motivo: accorciare il gap in ‘centimetri' rispetto all'avversaria più alta e guadagnare punti. Le riuscirà poco, il piano verrà mandato a monte da una combinazione sopra la cintura di Chaarabi e una serie di diretti al volto che hanno consegnato vittoria e passaggio in finale all'italiana.