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Olimpiadi Parigi 2024

L’Italia sfiora il podio nella 4×100 alle Olimpiadi, solo un azzurro ha deluso: cronometro impietoso

L’Italia ha chiuso al quarto posto nella staffetta 4×100 maschile per 7 centesimi. Fino all’ultimo tratto era ancora in corsa per conquistare l’oro, s’è ritrovata tra le mani solo una beffa amara. I tempi delle singoli frazioni spiegano perché. Jacobs: “Si vince e si perde insieme”. Tortu: “Sto malissimo”.
A cura di Maurizio De Santis
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Nell'ultimo cambio, quello tra Lorenzo Patta e Filippo Tortu, l'Italia era seconda nella finale della staffetta 4×100 e in piena corsa per conquistare la medaglia d'oro Olimpiadi di Parigi 2024. È stata proprio in questa frazione, quella decisiva, che è mancato il guizzo, l'ultimo sforzo per salire almeno sul podio. Gli Azzurri sono andati vicinissimi al sogno di ripetere l'impresa di tre anni fa nel Sol Levante ma per un'inezia hanno visto sfumare l'opportunità di dare un seguito, un senso a quanto accaduto nei Giochi in Giappone.

Italia quarta nella staffetta, la medaglia sfuma per 7 centesimi

Invece no, agli azzurri è rimasto tra le mani un quarto posto di "legno" che sa di beffa. Il podio è scivolato via per sette centesimi, abdicando così dal ruolo di campioni in carica con un risultato che lascia un po' d'amaro in bocca per quel 37″68. Strappa una smorfia, fa riflettere. L'oro è andato al Canada che ha vinto in 37″50 davanti a Sud-Africa (37″57) e Gran Bretagna (37″61). Solo settimi (e successivamente squalificati) gli Stati Uniti protagonisti di un pasticcio clamoroso al momento di uno dei cambi: per gli Usa, privi di Lyles contagiato dal Covid, è andato tutto storto.

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Cronometro impietoso, c'è un azzurro che ha deluso nella sua frazione

La domanda che ronza in testa è una sola: cosa è mancato? A caldo, è dura sbollire rabbia e adrenalina e si fanno cattivi pensieri. In pista non c'erano gli stessi che fecero l'impresa a Tokyo 2021 ma questo aspetto non può essere il punto di arrivo (ingeneroso) dell'analisi su quale sia stata la causa di una medaglia mancata. Fuori Fausto Desalu e dentro Lorenzo Patta era stato il cambio comunicato nel quartetto della staffetta a poche ore dalla gara, a corredo del team composto anche da Matteo Melluzzo, Marcell Jacobs e Filippo Tortu (che nella sua frazione non ha ripetuto il miracolo materializzatosi in Giappone).

Quali sono stati i singoli tempi degli italiani

I tempi, quelli sì, sono stati impietosi. Frazione per frazione, ecco nel dettaglio cosa è successo. Non è un processo sommario, solo la fotografia restituita dal cronometro che è impietoso: 10″40 il tempo segnato da Melluzzo ai blocchetti, 8″96 quello impiegato da Jacobs per completare la sua porzione di pista, entusiasmante quel 9″12 registrato Patta che nel cambio alimenta speranze ma Purtroppo il parziale di 9″20 di Tortu non è bastato per mettere un piede almeno sul gradino più basso podio e infilare al collo un bronzo che sarebbe stato ugualmente soddisfacente. Un dubbio, però, c'è: forse sarebbe servito dare fiducia a Chituru Ali?

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Tortu penultimo nella sua frazione, peggio di lui solo il giapponese

È nel quarto pezzo di gara che l'Italia è venuta considerata la media delle posizioni dei singoli frazionisti nel rapporto con i rispettivi avversari. Tenendo conto della squalifica degli Stati Uniti, Melluzzo è stato secondo su sette, sul rettilineo Jacobs ha tenuto la staffetta tricolore viva correndo secondo le attese (secondo miglior tempo del secondo settore della 4×100), Patta s'è superato facendo registrare addirittura il primo tempo assoluto e ha perfezionato la prova con una consegna del testimone senza ombre.

Nel tratto lanciato, quello finale, lo sprint di Tortu è stato deludente anche in ragione degli avversari: tutti centisti, come si dice in gergo, ma è un'attenuante parziale se si pensa a cosa fu capace di fae a Tokyo. Ha dato tutto quel che poteva ma non ce l'ha fatta ad alzare il ritmo né a tenere quello dei diretti concorrenti, stampando il penultimo tempo della batteria (peggio di lui ha fatto il Giappone), sorpassato da Andre De Grasse, Akani Simbine e Zharnel Hughes. Il Canada ha bruciato tutti, il Sud-Africa è scappato via e la Gran Bretagna ci ha lasciati con un pugno di mosche (e di rimpianti).

Jacobs: "Si vince e si perde insieme". Tortu: "Sto malissimo"

Marcell Jacobs ha le mani sulla testa al termine della gara. Nei 100 metri non gli era bastato un ottimo 9″85 per salire sul podio. Nella syaffetta 4×100 il bronzo è sfuggito all'Italia per un soffio. "Quarto posto che fa malissimo, credevamo di poter vincere e prendere una medaglia – le parole dopo la prova -. Ma si perde e si vince insieme. Sappiamo quanto sia difficile questa disciplina, gli Stati Uniti arrivavano qui con l'oro in tasca e sono arrivati ultimi. Saremo sempre super uniti e torneremo a lavoro più agguerriti di prima". 

Grande amarezza da parte di Tortu: "Ci sono prove individuali che possono risaltare un po' di più e un po' di meno. Purtroppo, la mia è stata più sottotono rispetto a quella dei miei compagni. Questo mi fa star male per loro, ma io ce l'ho messa tutta".

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