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L’Italia di pallanuoto si volta di spalle durante l’inno alle Olimpiadi: è una clamorosa protesta

Dopo il torto arbitrale che ha deciso l’eliminazione ai quarti di finale dalle Olimpiadi di Parigi 2024 e i ricorsi rigettati, nel match successivo l’Italia della pallanuoto ha messo in scena una plateale protesta contro la Federazione Internazionale.
A cura di Michele Mazzeo
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L'Italia della pallanuoto non ci sta e dopo il torto arbitrale subito nel quarto di finale contro l'Ungheria alle Olimpiadi di Parigi 2024 (e i vari ricorsi per rigiocare il match rigettati) ha deciso di mettere in scena una plateale protesta contro gli organizzatori in occasione del successivo match olimpico contro la Spagna (che serve solo a decretare le posizioni finali dal 5° all'8° posto).

Al momento dell'inno nazionale infatti gli azzurri di Sandro Campagna si sono voltati di spalle rispetto alla giuria in chiaro segno di protesta contro la Federazione Internazionale che, pur avendo ammesso il clamoroso errore commesso dall'arbitro Miskovic in occasione del match contro i magiari (tant'è che la squalifica a Francesco Condemi è stata cancellata in quanto nel gesto ravvisato come "brutale" dal direttore di gara non c'è in realtà né volontarietà né violenza), ha respinto tutti i ricorsi presentati dal Federazione Italiana che aveva chiesto di rigiocare Italia-Ungheria in quanto il match, vinto poi ai rigori dai magiari, sarebbe stato falsato da quella decisione arbitrale (gol annullato, rigore contro, espulsione e 4 minuti di inferiorità numerica).

Una decisione che gli Azzurri (tra i favoriti per vincere il titolo in questi Giochi Olimpici) non hanno gradito, una eliminazione che i ragazzi di Sandro Campagna non sono riusciti a metabolizzare (come evidenziato dal fatto che molti di essi siano scesi in acqua contro la Spagna con le lacrime agli occhi). Troppo grande il torto subito. Da qui l'idea di mettere in atto una plateale protesta nella partita contro la formazione iberica: un modo per far vedere al mondo la propria indignazione per ciò che è accaduto durante e dopo l'incontro dei quarti di finale contro l'Ungheria.

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E se il girarsi di spalle durante l'inno non fosse già eloquente, ciò che è stato fatto dagli azzurri in acqua in avvio della gara contro gli spagnoli spiega esattamente il significato di questa protesta. Condemi, il giocatore protagonista dell'episodio che ha condizionato pesantemente Italia-Ungheria, va a prendere la palla in avvio e il CT chiama il time-out per farlo uscire dall'acqua (ricordando l'ingiusta espulsione subita contro i magiari).

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Poi per i restanti 4 minuti la formazione italiana ha giocato volontariamente con soli sei uomini (uno è rimasto in acqua ma nell'angolo in cui stanno i giocatori espulsi) senza attaccare: evidente il richiamo all'inferiorità numerica con cui sono stati ingiustamente costretti a fare i conti con l'Ungheria. L'Italia dunque non ha accettato il torto subito che ha portato all'eliminazione dalle Olimpiadi di Parigi 2024 e ha voluto che tutto il mondo lo sapesse.

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