L’Italia dello sci alpino pronta a ripartire: team spaccato tra Brignone e Goggia-Bassino
Mancano meno di dieci giorni all'inizio della Coppa del Mondo di sci alpino, con la prima tappa di Soelden, in Austria, e in casa Italia torna d'attualità la situazione che riguarda le tre migliori atlete azzurre. Federica Brignone aveva annunciato di separarsi dalle due compagne di federazione Sofia Goggia e Marta Bassino, con le quali ha condiviso imprese e medaglie, per allenarsi a parte con il fratello in vista della stagione che porterà alle Olimpiadi invernali di Pechino in programma a febbraio 2022. Una decisione frutto di un rapporto complicato e che fa ancora discutere.
Alla fine della scorsa stagione la sciatrice valdostana era reduce da un Mondiale di Cortina non certo esaltante e aveva addirittura paventato l'ipotesi di un ritiro a 30 anni. Smaltita la delusione, ad inizio estate aveva chiesto e ottenuto di poter lavorare in autonomia con il fratello Davide e lo skiman di fiducia Mauro Sbardellotto uscendo di fatto dal Team Elite femminile italiano. "Non mi sono staccata, volevo semplicemente allenarmi con altre persone. Sono l’unica italiana nella top 30 in 4 discipline differenti e volevo fare un lavoro mirato perché, ad alto livello, fare un programma per tre non è la cosa migliore per i successi del singolo", aveva dichiarato.
Così già a metà aprile, nell'ultimo raduno di fine stagione a Livigno, Sofia Goggia e Marta Bassino avevano lavorato da sole senza nascondere delle "turbolenze": "Per quanto mi riguarda, la squadra siamo io e Marta Bassino. Abbiamo un codice che regola il nostro rapporto e passiamo molto tempo insieme. Sono riservata e ho capito che serve tolleranza, specie quando la convivenza è imposta. Brignone? Non so cosa deciderà di fare e non mi riguarda". Stanca e delusa dopo un inverno difficile, proprio la Brignone era giunta questa decisione convinta di poter ritrovare la giusta serenità in un ambiente familiare e di prepararsi alla nuova stagione con un unico obiettivo: agguantare quell'oro olimpico che finora le è sempre sfuggito. Prima di Pechino, però, c'è la Coppa del Mondo di cui lei è campionessa in carica e che proverà a difendere anche per superare Deborah Compagnoni e diventare così l'azzurra più vincente di sempre.
Una rivalità che nasce da lontano
Federica Brignone e Sofia Goggia sono il meglio che lo sci italiano possa offrire ma non è una novità che tra le due non è mai corso buon sangue. La rivalità tra le due esplode al Mondiale di Sankt Moritz nel febbraio 2017: la Goggia delude in discesa e Superg e non centra il podio dello slalom di combinata, la Brignone chiude addirittura settima e commenta: "Hanno vinto le migliori". Diverse in tutto, dal carattere al mondo di fare, ma separate da soli due anni (la Brignone è del 1990, la Goggia del 1992) e accomunate da un talento innato, condividono la stessa voglia di vincere e la rivalità è naturale. Così anche un dettaglio può innescare delle frizioni.
Alla fine di quello stesso Mondiale in Svizzera la Goggia conquista il podio in gigante ottenendo la sua prima medaglia mondiale dopo quella sfiorata, a soli 21 anni, a Schladming nel 2013, quando da sconosciuta si fece conoscere al grande pubblico. "Non mi piace a volte… perché parla troppo”, ha poi confessato riferendosi alla sua compagna, che ha poi replicato: "È arrogante e se deve fare qualcosa per sé, gli altri non esistono". Entrambe non hanno mai nascosto un rapporto difficile: "Mi chiedono sempre della rivalità con la Brignone quando in realtà io ho sempre pensato solo a me stessa e non devo parlare degli altri", ha detto Goggia. "Sì, la rivalità c'è, ma è sana e niente di più", ha ammesso Brignone.
Ai Mondiali di Cortina dello scorso inverno la Goggia non ha partecipato a causa di un grave infortunio ma la tensione non è mancata ed è scoppiata tra Brignone e Bassino. La venticinquenne piemontese è la più giovane delle tre e anche l'unica ad aver portato a casa una medaglia d'oro per l'Italia in quella circostanza. Al termine della gara, nello slalom parallelo, Federica Brignone, sconfitta proprio nei quarti da Bassino, si è sfogata e ha espresso tutta la sua rabbia: "Questa è stata una delle gare più indecenti mai fatte". Parole durissime verso chi aveva preparato la pista e organizzato la gara. Perché tra le due piste c'era molta differenza e correre su una o sull'altra era molto diverso e perché il regolamento, secondo lei, era sbagliato. Marta Bassino aveva poi replicato: "Io guardo a me, lei guarda a sé stessa, come è giusto che sia. Se vinco sono contenta. Ma quando vincono Sofi o Fede io sono contenta per loro, sul serio. Bisogna saper vincere proprio come bisogna saper perdere, queste sono le basi nello sport".
L'attualità vede la prima tappa austriaca della Coppa del Mondo, in programma dal weekend del 23-24 ottobre e il Team Italiano che si presenta competitivo ma con tanti punti interrogativi. Sofia Goggia, dopo il lavoro dal punto di vista atletico post infortunio, si presenterà al top della forma e punterà senza dubbio al secondo oro olimpico della carriera dopo quello di Pyeongchang in Corea del Sud nel 2018. L'emergente Bassino mira alla definitiva consacrazione tra le più grandi e Federica Brignone avrà le prime risposte dalla sua preparazione individuale. Tre campionesse divise ma unite solamente dai colori azzurri.