L’Italia del rugby è meravigliosa, storica vittoria contro l’Australia
Una vittoria per scrivere la storia, ancora una volta a Firenze. In riva all'Arno l'Italia del rugby aveva messo sotto il Sudafrica nel 2016, oggi l'ennesimo exploit avvenuto a margine dell'incontro dell'Autumn Nations Series. La Nazionale di Crowley ha battuto l'Australia con il risultato di 28-27, un punteggio che è come un punto fermo nella geografia della palla ovale azzurra: arriva dopo 61 match nei quali era sempre uscita a capo chino dal campo contro i "wallabies". Questa volta il terzo tempo, la stretta di mano, sono stati dolcissimi.
A dare l'esatta dimensione di un esito del genere lo dà anche un dato statistico di rilievo: l'avversario messo ko è sesto nel ranking mondiale della disciplina alle spalle di Irlanda, Francia, Sudafrica, Nuova Zelanda e Inghilterra. Mentre la selezione tricolore è più indietro, in quattordicesima posizione.
L'episodio che ha spostato l'ago della bilancia dalla parte degli Azzurri è avvenuto all'81° quando Donaldson ha avuto sul piede la (possibile) trasformazione della meta che avrebbe ribaltato l'inerzia del duello e il punteggio: in quel calcio franco c'era tutto il destino della partita, lo ha fallito (ovale finito fuori) e per l'Italia (spinta anche dalle 3 mete realizzate da Bruno e Capuozzo) è scattata la festa.
"Sono belle emozioni, è una vittoria incredibile – ha ammesso Lucchesi che porta a casa anche l'orgoglio di ‘man of the match' -. Ce la sentivamo fin dal primo minuto, abbiamo attaccato e difeso alla grande". All'orizzonte c'è un'altra battaglia da affrontare contro un avversario di rango, fortissimo. "Sudafrica? Non ci sono limiti. È fantastico aver giocato davanti a questo pubblico".
Com'è andata la partita? È stata un concentrato di emozioni e momenti salienti. Le parole del capitano, Lamaro, ne raccontano una parte: "L'ultimo calcio per gli australiani? Volevo morire. Ci vuole anche un po' di fortuna… ma questo non cancella la nostra prestazione". L'Italia ha il merito di giocare un primo tempo straordinario mettendo l'Australia alle corde: il riverbero del match è sul risultato parziale di 17-3, raggiunto anche sfruttando nel migliore dei modi la superiorità numerica per un cartellino giallo a Gordon.
La reazione dei ‘wallabies' è veemente, gli azzurri sbandano un po' e non sono abbastanza lucidi per raccogliere punti dalla piazzola. Ne perdono qualcuno di troppo e lasciano all'Australia l'opportunità di giocarsi il tutto per tutto in un finale vietato ai deboli di cuore. È l'ultimo assalto: Neville va a segno ma Donaldson non ha la mira giusta su calcio. L'Italia può esultare.
Non è finita. Dopo aver schiantato Samoa e assaporato il gusto del trionfo con l'Australia, il calendario propone alla nazionale azzurra un altro incontro di rilievo, un'altra opportunità per aggiungere una tacca ulteriore sul muro. Sabato prossimo (ore 14, al Ferraris di Genova) l'Italia tornerà in campo contro gli Springboks.