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L’irreale record nella maratona di Chepngetich, sotto il muro delle 2h e 10 poi la dedica: “A Kitpum”

La maratoneta keniana Ruth Chepngetich ha stupito il mondo a Chicago vincendo in 2:59.56, abbattendo lo storico muro delle 2 ore e 10 minuti e prendendosi il nuovo record. Una prova gigantesca unita alla commovente dedica al connazionale scomparso lo scorso febbraio.
A cura di Alessio Pediglieri
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Una maratona mostruosa si è conclusa a Chicago domenica 13 ottobre per la prova femminile con la campionessa keniana Ruth Chepngetich, capace di conquistare il nuovo primato mondiale sfondando lo storico muro delle 2 ore e 10 minuti. Al traguardo il cronometro si è fermato a 2:09:56 e per la prima volta in assoluto una donna ha gareggiato come mai nessuno prima, spinta anche da una motivazione in più: Chepngetich arriva dal Kenya come il povero Kelvin Kiptum, morto tragicamente in un incidente stradale nel febbraio 2024, al quale ha dedicato la vittoria.

Chepngetich, la prima donna a scendere sotto il muro delle 2h e 10

La maratona maschile di Chicago è stata offuscata da quanto avvenuto in quella femminile che si è presa l'intera scena grazie alla straordinaria impresa sportiva della keniana Ruth Chepngetich che ha dominato la prova della maratona in modo sconvolgente, dando la sensazione di non aver da subito rivali e arrivando sul traguardo con ulteriori margini di miglioramento. Chepngetich, già oro mondiale a Doha 2019, era stata la migliore sulle strade della Windy City americana nel 2021 e nel 2022, e l'ultima volta aveva ottenuto il quarto miglior tempo della storia (2h14:18).

La maratona di Chepngetich, un dominio totale sin dall'inizio

Chepngetich ha messo le cose in chiaro si n da subito, superando i primi 5km in soli 15 minuti e i 10, in 30:14. Già ai 15km vantava due minuti di vantaggio sulla connazionale Joyciline Jepkosgei, vincitrice a Londra e New York, e al chilometro 21 di metà gara ha lasciato un segno quasi irreale: 1h04:16 , record che la colloca quinta di tutti i tempi. Al chilometro 30 (corso in 1h31:49), il ritmo di Chepngetich aveva fatto già capire che il record del mondo era in forte pericolo, poi la conferma al chilometro 35 percorso in 01:47:32, fino al colpo finale del km40: 2h03:11, per una proiezione finale di 02:09:57 poi migliorata ancora da Chepngetich di un ulteriore secondo.

La commovente dedica allo scomparso Kiptum

Dopo la straordinaria impresa, Ruth Chepngetich ha voluto ricordare il connazionale Kelvin Kiptum: "Sono molto felice di riportare il record del mondo in Kenya e lo dedico a Kiptum. Correre a Chicago è per me come correre a casa". Kiptum è scomparso tragicamente nel febbraio 2024 a seguito di un incidente stradale ed aveva battuto il record maschile lo scorso anno, restando a soli 36 secondi dalla mitica barriera delle due ore

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