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L’incredibile storia di Baofa Mifri Veso: “Campionessa italiana di salto triplo, senza cittadinanza”

La giovanissima 17enne campionessa italiana indoor in salto triplo non potrà rappresentare l’Italia ai prossimi Europei perché priva di cittadinanza: “un autentico paradosso”. Che si trascina da tempo: già nel 2022 ha dovuto rinunciare, rifiutando di gareggiare per il Congo, suo Paese d’origine in cui non ha mai messo piede.
A cura di Alessio Pediglieri
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Baofa Mifri Veso (credits: Fidal)
Baofa Mifri Veso (credits: Fidal)

Si chiama Baofa Mifri Veso e a soli 17 anni sta scrivendo pagine storiche dell'atletica azzurra nel salto triplo. Nel marzo 2022 aveva realizzato il record italiano indoor under 18, titolo che è riuscita a difendere anche quest'anno, con un triplo da 12 metri e 88 centimetri che le è valso anche il primato regionale di categoria e soprattutto la qualificazione per i prossimi Europei all'aperto in Israele dove avrebbe potuto difendere i colori dell'Italia. Ma non potrà farlo.

Una storia paradossale ma, purtroppo, vera, che la giovane atleta di origini congolesi sta vivendo da qualche anno a questa parte e che è tornata prepotentemente alle cronache davanti all'ennesima problematica tutta burocratica di cui sta rimanendo vittima. Perché Baofa non può al momento presentarsi con la casacca azzurra in rappresentanza dell'Italia per gli Europei che si è meritata in pedana, pur avendo superato abbondantemente la misura per qualificarsi e aver migliorato il primato italiano indoor. Perché? Perché è proprio quell' "origini congolesi" a inquinare tutto e a costringerla, da un paio di anni a questa parte, a rinunciare ancora al suo sogno.

Sì, perché i prossimi Europei potrebbero diventare i secondi che Baofa Mifri Veso rischia di saltare, una vera e propria ingiustizia sociale e umana ancor prima che sportiva. Già nel 2022 si era qualificata per partecipare al titolo continentale di categoria, che si era svolto in Slovacchia a luglio, ma senza di lei. Perché per motivi burocratici e amministrativi è ancora senza cittadinanza italiana e per partecipare con i colori dell'Italia deve esserne assolutamente in possesso. "Un autentico paradosso" ha confidato amaramente dopo l'ultima impresa compiuta ai campionati italiani juniores con i colori della società pordenonese Friulintagli. "Sono la campionessa italiana e non ho la cittadinanza". Un autentico assurdo che si trascina da un paio d'anni, da quando Baofa Mifri Veso ha bruciato le tappe costruendosi una straordinaria carriera dalle prospettive immense che lei per prima vorrebbe coronare rappresentando l'Italia, il Paese in cui è cresciuta, vive e in cui si rispecchia in tutto e per tutto.

"Mi hanno detto che giovedì la Fidal [Federazione italiana Atletica Leggera] si incontrerà con un ministro e spero che questo sblocchi la mia situazione. Me lo auguro, sarebbe un sogno" ha confidato Baofa che sta vivendo con trepidazione questa corsa contro il tempo. Tecnicamente potrebbe partecipare ugualmente ai prossimi Europei in Israele ma per farlo, in queste condizioni, dovrebbe accettare di rappresentare il Congo, Paese di cui possiede il passaporto ma in cui non ha mai messo piede in vita sua. E che ha già rifiutato di rappresentare in passato proprio per amore dell'Italia. La giovanissima campionessa continua a crederci e a lavorare duro, senza cercare scorciatoie pretendendo ciò che è suo diritto e confidando che tutto si risolva. L'alternativa è attendere la maggiore età che nel caso di Baofa arriverebbe a dicembre, con cui riceverebbe di diritto la cittadinanza italiana. Pochi mesi, ma troppi per chi vuole da subito rappresentare l'Italia con orgoglio e che per qualche sciocco ma determinante cavillo burocratico si vede vietare il più elementare dei diritti.

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