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Olimpiadi Parigi 2024

Lin Yu-ting si sfoga: “In bagno mi chiedono se sono in quello giusto, devo rispondere che sono donna”

La pugile Lin Yu-ting, al centro delle polemiche riguardo la sua identità sessuale come Imane Khelif, conquista la finale alle Olimpiadi di Parigi 2024 e risponde alle accuse dell’IBA (“Abbiamo già dimostrato che i loro test sono falsi”) e rivela che spesso deve fare i conti con chi la scambia per un uomo (“A volte quando vado in bagno mi chiedono: ‘È quello giusto?’ E io devo rispondere che sono una donna”).
A cura di Michele Mazzeo
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Le polemiche riguardo i tornei femminili di boxe alle Olimpiadi di Parigi 2024 continuano a tenere banco dopo che anche la taiwanese Lin Yu-ting (l'altra pugile, oltre l'algerina Imane Khelif diventata famosa in Italia dopo la vittoria per abbandono contro l'azzurra Angela Carini, su cui sono sorti sospetti riguardo la sua vera identità sessuale) ha raggiunto la finale per l'oro nella sua categoria (-57 kg) dopo una semifinale al termine della quale l'avversaria, la turca Esra Yildiz Kahraman, ha mostrato il gesto delle due "X" alludendo ai cromosomi tipicamente femminili.

La versione di Lin Yu-ting dopo le accuse dell'IBA durante le Olimpiadi di Parigi 2024

A distanza di qualche giorno dalla convulsa conferenza stampa dell'IBA (l’associazione di boxe dilettantistica ‘scomunicata’ dal CIO presieduta dall'oligarca russo Umar Kremlev, che aveva squalificato le due atlete agli ultimi Mondiali in quanto dai test effettuati sarebbero risultate in possesso di cromosomi XY caratterizzanti il sesso maschile) nella quale ha continuato a sostenere che i risultati dei test in loro possesso, e a loro dire trasmessi anche al Comitato Olimpico Internazionale, dimostrerebbero che le due pugili "erano uomini", è arrivata ora la risposta della pugile taiwanese.

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La boxeur classe '95 difatti è stata protagonista di un'intervista all'emittente CNA English News (registrata prima dell'inizio delle Olimpiadi ma pubblicata solo dopo lo scoppio delle polemiche) nella quale si è scagliata contro l'IBA accusando la federazione pugilistica di averla "messa deliberatamente alla gogna" con un test "falso".

"È ovvio che mi dà fastidio leggere certe osservazioni, ma tutto quello che possiamo fare è dire a noi stessi che non possiamo controllare quello che dicono. Lasciamo che parlino, ma ho la coscienza pulita su questo. Dopotutto, abbiamo dimostrato che era falso (il test dell'IBA, ndr) e che il processo non seguiva nessuno standard" ha difatti esordito Lin Yu-ting confermando di fatto quanto già espresso a riguardo dal CIO che aveva definito i test effettuati dall'IBA "così imperfetti e approssimativi da renderne impossibile l'utilizzo".

La pugile taiwanese Lin Yu-ting finalista nella categoria -57 kg alle Olimpiadi di Parigi 2024
La pugile taiwanese Lin Yu-ting finalista nella categoria -57 kg alle Olimpiadi di Parigi 2024

La Lin si è sentita personalmente presa di mira dall'IBA ma non è sorpresa del fatto che venga scambiata per un uomo: "Probabilmente è per il mio aspetto. Attira molta attenzione. A volte quando vado in bagno mi chiedono: ‘È quello giusto?' E io devo rispondere che sono una donna. Forse è anche per la mia altezza e il mio taglio di capelli. Direi che sono sempre stata semplicemente quella che sono. Dopotutto, sono una pugile. Voglio perseguire risultati e traguardi migliori. Preferirei concentrarmi sul miglioramento delle mie prestazioni. Se avessi portato i capelli lunghi, avrei dovuto dedicare molto tempo alla loro sistemazione e non avrei avuto il tempo di riposarmi tra la mia routine mattutina e quella pomeridiana.  Senza il giusto riposo, come potrei allenarmi duramente?" ha difatti aggiunto la neofinalista della categoria -57 kg di Parigi 2024.

Nonostante ciò però non ha alcuna intenzione di cambiare il proprio aspetto per evitare che che ciò accada: "Ai media piace confezionarli in questo modo. Non posso controllarli in questo modo. Dopo tutto, viviamo in una società così libera e democratica. Tutti hanno libertà di parola. Tu puoi dire quello che vuoi, ma io posso anche decidere cosa voglio fare. Non devo assecondare i tuoi stereotipi" ha infatti chiosato la taiwanese Lin Yu-ting che sabato affronterà la polacca Julia Szeremeta nel match per la medaglia d'oro olimpica dei pesi piuma.

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