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L’ex CT italiano di scherma a 93 anni mette KO un rapinatore: “L’ho disarmato e poi dato un pugno”

Reazione eccezionale del 93enne Attilio Fini, vittima di un tentativo di rapina a mano armata a Milano. L’ex CT della nazionale italiana di scherma, che ha mietuto medaglie olimpiche in carriera, ha prima disarmato e poi messo KO il malvivente, un algerino già ricercato per omicidio.
A cura di Paolo Fiorenza
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Autentica leggenda dello sport italiano, Attilio Fini torna alla ribalta delle cronache per essersi difeso in maniera eccezionale da una rapina a mano armata subìta a Milano: l'ex CT italiano di scherma, oggi 93enne, stava rientrando a casa lunedì sera quando a piazza De Agostini ha intravisto una sagoma che poi si è palesata essere un malvivente armato di pistola che voleva rapinarlo. In quel frangente Fini ha fatto quello che gli è venuto naturale dopo una vita passata in pedana a tirare di sciabola e poi a insegnarlo a tante generazioni che sono venute dopo di lui: parare il pericolo e contrattaccare. E al rapinatore è andata male, molto male.

Fini ha fatto la storia della scherma italiana e mondiale, nei quasi 30 anni in cui è stato CT della Nazionale azzurra –  a partire dal 1968, quando l'allora Presidente federale Renzo Nostini gli conferì l'incarico per la sciabola, estendendolo poi quattro anni dopo a tutte e tre le armi, fino al 1994 – ha mietuto successi su successi: 21 medaglie olimpiche sono l'apice di un bottino senza uguali.

Coraggio e sangue freddo non sono mai mancati a Fini e l'incedere dell'età non li ha appannati, ma anche la reattività fisica non è stata da meno nella circostanza, come racconta lui stesso alla Gazzetta dello Sport: "C'era mezza luce, ho visto un uomo che mi stava venendo incontro, e mi sono reso conto quasi subito che aveva una pistola. Me l'ha puntata al petto, e allora ho dovuto ricorrere ai riflessi che mi sono rimasti dai tempi in cui tiravo di scherma: gli ho dato un colpo sulla mano e ho fatto cadere l'arma, poi con una spinta e un pugno l'ho gettato a terra, tra i motorini parcheggiati. È rimasto incastrato tra tutte quelle ruote e nel frattempo sono intervenuti due ragazzi che l'hanno immobilizzato fino all'arrivo della Polizia".

Attilio Fini ha 93 anni, è stato per 26 Ct della scherma azzurra
Attilio Fini ha 93 anni, è stato per 26 Ct della scherma azzurra

Un racconto drammatico, con evidenti pericoli, ma Fini ritiene di aver fatto la cosa giusta: "La scherma mi ha insegnato a non avere paura, perché se solo mi fossi spaventato adesso non avrei più i soldi, l'orologio e probabilmente mi ritroverei con un buco in pancia. Quindi, anche a mente fredda, sono assolutamente convinto di aver fatto la cosa giusta, anche se rischiosa. Ho reagito d'istinto, come quando ero in pedana, come lo sciabolatore che sono stato. L'esperienza con il mio sport mi ha insegnato a prevedere le mosse dell'avversario e a contrattaccare, adesso sono diventato vecchio ma i riflessi e il colpo d’occhio evidentemente rimangono allenati…".

Il rapinatore era un algerino già ricercato per omicidio in patria, dunque il pericolo era davvero grande per Fini: "Purtroppo c'è un problema di sicurezza. Prima c'erano i vigili di quartiere, oggi ti devi difendere da solo, se ci riesci. Ma la cosa che mi fa più rabbia è vedere troppa cattiveria in giro, significa che la lezione dello sport non insegna più i valori di una volta: si è avversari, anche acerrimi, ma alla fine ci si stringe la mano con grande rispetto".

Da sciabolatore Fini ha partecipato a tre Mondiali (Buenos Aires '62, Danzica '63 e Montreal '67), poi da CT ha visto trionfare tanti campioni della scherma azzurra, da Fabio Dal Zotto nel '76 a Giovanna Trillini nel 92′: l'uomo sbagliato da rapinare.

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