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Paralimpiadi 2024

Legnante argento alle Paralimpiadi sorride al destino: “Voglio Los Angeles anche se non la vedrò”

Legnante ha appena conquistato la medaglia d’argento nel lancio del disco F11 alle Paralimpiadi 2024 ed è sodisfatta ma non felice: “Non sono riuscita a vendicare il risultato di Tokyo. Spero di farlo nel peso perché è la gara a cui tengo di più”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Voglio andare a Los Angeles, non ho mai visto l'America e non la vedrò comunque". Assunta Legnante chiude così, con ironia, il collegamento da Parigi. Ha appena conquistato la medaglia d'argento nel lancio del disco F11 alle Paralimpiadi 2024 ed è sodisfatta ma non felice. Avrebbe voluto l'oro, le sembrava possibile perché in allenamento aveva scagliato l'attrezzo anche oltre i 39 metri (39.08 la misura che ha permesso alla cinese Zhang di salire sul gradino più alto del podio), invece ha dovuto accontentarsi di 38.01 metri e di un secondo posto che le ha impedito di "vendicare" lo stesso risultato di Tokyo 2020. "Spero di farlo nel peso perché è la gara a cui tengo di più", dice nell'intervista a Rai Sport subito dopo la prova.

Primato stagione e un altro risultato di spicco a livello internazionale dopo il bronzo ai Mondiali 2023. Ma alla lanciatrice azzurra non basta, vuole spingersi oltre ogni limite. Lo ha sempre fatto, perché non continuare? Legnante fa una promessa e lancia una sfida: non ha alcuna intenzione di ritirarsi nonostante a 46 anni il fisico risenta di qualche acciacco e le ginocchia scricchiolino un po'. Los Angeles 2028 è la prossima meta a cui puntare.

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"L'età avanza e servono tante piccole cose per una gara del genere – ha aggiunto in diretta tv -. Però mi sono detta spesso: perché lasciare evo lasciare medaglie ad altri finché ti reggi in piedi e senti di poter vincere? Non intendo smettere, ma è chiaro che devo fare i conti col mio corpo. Quando dirà basta lancerò anche da seduta… in carrozzina. Ma no, no… una cosa è certa: voglio andare a Los Angeles perché non ho mai visto gli Stati Uniti". 

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Si affiderà alle sapienti mani di Debora, la fisioterapista che fa parte dello staff voluto intorno a sé per restare ad alti livelli nelle competizioni internazionali. È anche a lei che dedica l'argento nel disco: "Mi ha permesso di non aver più paura di lanciare, perché comunque dopo 35 anni di sport agonistico le mie ginocchia soffrono e comincio ad avere qualche défaillance. Proprio Debora mi accompagnerà sul podio, mentre al mio allenatore toccherà aspettare il peso".

L'argento di Legnante è la 29ª medaglia complessiva per la spedizione italiana a Parigi 2024, l'ottava di argento. Il metallo più prezioso le è sfuggito per poco. La lanciatrice ripensa alla gara, a quei due nulli coi quali ha rischiato di compromettere tutto, al lancio di sicurezza che ha dovuto fare per restare in corsa per il podio è ammette: "Avrei potuto fare di più, come già fatto in allenamento, ma l'allenamento non conta. Ieri sera mi sono detta che con una finale a otto avrei potuto anche fare tre nulli, perciò dovevo provarci fin da subito. Dopo due nulli, però, il terzo lancio ho dovuto piazzarlo, ma è andata bene".

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