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Le ultime ore di vita di Julia Ituma: vagava nell’albergo, la testimonianza della compagna

Aperta un’indagine in Turchia sulla tragica morte della giovane pallavolista italiana Julia Ituma, caduta stanotte dal sesto piano dell’albergo di Istanbul dove alloggiava con la sua squadra, l’Igor Novara. Le telecamere interne dell’hotel mostrano le ultime immagini in vita della giovane campionessa azzurra.
A cura di Paolo Fiorenza
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La terribile notizia che stamattina ha sconvolto lo sport italiano non può che lasciare attoniti e senza parole. Julia Ituma, una giovane campionessa della pallavolo azzurra ma soprattutto una ragazza di soli 18 anni, è morta stanotte dopo essere precipitata dalla stanza dell'albergo di Istanbul che l'ospitava assieme alla sua squadra.

L'Igor Novara nella serata di mercoledì era stata impegnata nella semifinale di ritorno di Champions League femminile contro le padrone di casa dell'Eczacibasi: era arrivata una sconfitta per 3-0 che aveva vanificato il successo per 3-2 nel match d'andata. Appare tutto così inutile e lontano ora che Julia non c'è più, adesso che ci ha lasciato per motivi e in circostanze che ancora sono tutti da accertare.

Julia Ituma avrebbe compiuto 19 anni a ottobre
Julia Ituma avrebbe compiuto 19 anni a ottobre

Al momento tutto quello che si sa è nelle immagini delle telecamere interne dell'albergo della capitale turca – al quale la comitiva del club piemontese aveva fatto ritorno dopo la fine della partita con l'Eczacibasi giocatasi alle ore 19 locali – e nelle testimonianze delle altre persone che alloggiavano nell'hotel ubicato vicino alla Burhan Felek Sports Hall dove si è disputato il match. In particolare la testimonianza di una di loro, la compagna di stanza di Ituma, la spagnola Lucia Varela.

Julia era nata a Milano da genitori nigeriani nell'ottobre del 2004 ed era già stata paragonata a Paola Egonu per le doti messe in mostra in tutte le nazionali giovanili azzurre, in cui aveva mietuto successi importanti come gli ultimi campionati Europei Under 19 di cui era stata nominata MVP. Il racconto delle sue ultime ore di vita inizia dalla fine, ovvero dal ritrovamento del suo corpo senza vita sull'asfalto di fronte all'albergo intorno alle 5:30 di stamattina. Dopo il successivo arrivo della polizia e del personale medico che ha accertato il decesso, si è messa in moto la macchina delle indagini, andando a ritroso per ricostruire cosa sia accaduto dopo che la giovane pallavolista è rientrata in hotel con la squadra.

Il Volley Hotel, ubicato vicino al palazzetto dove a Istanbul si è giocata la partita tra Igor Novara e Eczacibasi
Il Volley Hotel, ubicato vicino al palazzetto dove a Istanbul si è giocata la partita tra Igor Novara e Eczacibasi

Julia alloggiava in una stanza al sesto piano dell'albergo, ma non ci è entrata fin quasi a mezzanotte. Sulla scorta delle immagini delle telecamere, che mostrano la ragazza vagare per il corridoio e accovacciarsi molto provata da qualcosa che la tormentava, la polizia ha stabilito che la pallavolista è rimasta nel corridoio per un tempo compreso tra le 22:30 e le 23:50. La tempistica coincide con le dichiarazioni rese dalla compagna di stanza Lucia Varela alla stazione di polizia: "Quando è venuta nella stanza abbiamo parlato fino all'01:30 circa. Poi sono andata a letto e ho dormito. Il personale dell'hotel mi ha chiamato verso le 5. È così che ho saputo che era caduta".

Una delle immagini delle telecamere interne dell'albergo: si vede Julia vagare a lungo nel corridoio
Una delle immagini delle telecamere interne dell'albergo: si vede Julia vagare a lungo nel corridoio

Un'indagine sulla morte di Ituma è stata avviata dall'ufficio del procuratore capo dell'Anatolia: tutti gli accertamenti del caso sono stati disposti dal punto di vista autoptico ed è stato sequestrato il telefonino della pallavolista. Julia avrebbe parlato a lungo con qualcuno una volta entrata in stanza – racconta il Corriere della Sera – dopo che la compagna era andata a dormire. Intanto la squadra di Novara ha lasciato l'hotel verso mezzogiorno per rientrare in Italia (il volo per Milano partirà nel pomeriggio), mentre il percorso inverso si accingono a fare in un viaggio straziante i genitori di Julia che sono in partenza per la Turchia.

Le compagne di Julia sconvolte di fronte all'albergo
Le compagne di Julia sconvolte di fronte all'albergo

"Non posso dire molto, se non che ciò che è accaduto mi ha sconvolto. Lo siamo tuttidice l'agente di Ituma Donato SaltiniOra sto aiutando i genitori di Julia in partenza per la Turchia. Non so nulla di quanto accaduto. Un gesto volontario? Non credo possa riguardare una delusione di natura sportiva. Julia a Novara si trovava bene ed era felice dello spazio che le veniva dato e stava imparando e crescendo molto".

Julia era una delle promesse più luminose della pallavolo: ha vinto tanto con le nazionali giovanili azzurre
Julia era una delle promesse più luminose della pallavolo: ha vinto tanto con le nazionali giovanili azzurre

Ugualmente sconvolto il presidente della Federvolley, Giuseppe Manfredi: "Siamo tutti sgomenti per questa tragedia che colpisce non solo il mondo pallavolo, ma tutto lo sport italiano. Oggi piangiamo la scomparsa non solo di un grande talento ma soprattutto di una meravigliosa ragazza di 18 anni che abbiamo visto crescere da vicino nel Club Italia, stagione dopo stagione. Il primo pensiero va alla famiglia di Julia, alla quale invio le più sentite condoglianze e garantisco che la Federazione Italiana Pallavolo fornirà il massimo sostegno. Siamo in costante contatto con la società Igor Gorgonzola Novara e con il presidente della Federazione Turca per dare tutto il supporto possibile. In questo momento penso che ogni altra parola sia inutile, è una tragedia immensa a cui nessuno di noi era minimamente preparato".

Impossibile essere preparati a qualcosa di così devastante, impossibile non provare un senso di vuoto nel vedere quello che stamattina restava sull'asfalto dopo che era stato rimosso il corpo senza vita di Julia: quel paio di scarpe silenziose e sole dicevano qualcosa su quello che può essere accaduto mercoledì sera al sesto piano di un freddo albergo lontano da casa.

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