Le storie tese tra Jacobs e Tortu: “Lui s’è preso la gloria ma il più forte sono io”
Storia di un trionfo olimpico e di gerarchie all'interno della squadra azzurra riscritte dai risultati in pista. La conquista dell'oro di Marcell Jacobs nella gara dei 100 metri, quella che incorona i figli del vento, è l'exploit che ha fatto molto rumore ai Giochi in Giappone. Un successo incredibile, che ha fatto discutere al punto da sollevare perfino sospetti sulla progressione dei suoi tempi e sminuirne il valore in riferimento a come la tecnologia oggi sia tale da favorire gli atleti che beneficiano di nuovi materiali. Un successo che, spente le luci dei riflettori, ha cambiato qualcosa anche nel rapporto con Filippo Tortu, finora considerato la stella italiana della velocità e adesso scalzata dall'impresa del connazionale a Tokyo.
Qualcosa si è rotto nel rapporto tra i due che, con Lorenzo Patta e Eseosa Fausto Desalu, hanno regalato all'Italia il metallo più prezioso nella staffetta 4X100. Una gara emozionate, caratterizzata dalla rimonta di Tortu nell'ultima frazione. Uno sprint pazzesco che sorprese il rivale inglese e il cronista della Tv d'Oltremanica che raccontava l'evoluzione della gara. "Oh no… l'Italia", esclamò rimarcando l'ennesima delusione arrivata dopo gli Europei di calcio. Nel corredo accessorio di gioia e clamore la nota stonata è la presunta "freddezza" dei rapporti tra i due atleti di punta raccontata da Galeazzi. "Ha vinto contro tutti, ha vinto pure contro Jacobs che lo aveva sportivamente ammazzato. E mi sa che tra i due c'è pure un po' di freddo, non si prendono tanto".
A cosa si riferiva? Al "saluto mancato e al complimento non fatto" di cui Jacobs aveva parlato chiarendo cosa fosse accaduto dopo il suo trionfo nei 100 metri. La replica di Tortu confermò l'attrito. "Lo sport è così, un giorno tira uno e un giorno l’altro", nessuna congratulazione e nemmeno una mano tesa per mettere tutto a tacere. Quasi una sfida all'insegna della rivalità sportiva. Argomento che Jacobs senza peli sulla lingua nell'intervista al Corriere della Sera.
Il succo della questione è molto semplice: "adesso sono io a tirare", tanto per usare le parole del sardo e qualcosa deve cambiare. Le posizioni nella staffetta vanno invertite perché i rapporti di forza sono diversi. "Voglio correre la quarta frazione – dice Jacobs -, perché la gloria se la prende l’ultimo. Fino all’anno scorso il più forte era Filippo Tortu, quindi era giusto che l’onore toccasse a lui, ma adesso i ruoli si sono invertiti e chiederò di invertire anche le posizioni in pista".