Le Olimpiadi di Sergio Massidda, missione sollevamento pesi: “Mi alleno da 8 anni per 2 minuti di gara”
Non è da tutti, a soli 22 anni, partecipare al più grande evento sportivo del mondo, le Olimpiadi. Eppure Sergio Massidda, classe 2002, atleta di punta della nazionale italiana di pesistica, ne parla con una semplicità spiazzante. Ma tutto questo talento da dove viene?
Per lui questo sport è iniziato un po’ per gioco, per rimanere in forma. Poi dopo essere stato notato da Sebastiano Corbo, allenatore della nazionale italiana sollevamento pesi, Sergio si è trasferito a Roma e ha iniziato la sua carriera da atleta. Nel 2019 vince l’oro ai campionati mondiali youth, nel 2021 e 2022 l’oro ai campionati europei junior/U23, e l’argento ai mondiali del 2023. Insomma, una scalata importante e ricca di successi fino alle Olimpiadi di Parigi 2024.
“Dovrebbe essere il sogno che tutti vorrebbero coronare, mi sento appagato. Però sono anche un veterano in Nazionale, quindi la pressione c’è, ma sono comunque forgiato da svariati mondiali e europei”, rivela sorridendo Massidda a Fanpage.it. Un sorriso che, a detta del campione, viene anche da chi gli sta intorno. Le prime persone a sapere della sua convocazione alle Olimpiadi sono state infatti i genitori e la sua nuova fidanzata. “Chi ti circonda, sia in famiglia che durante gli allenamenti, conta tanto”, perché in un ambiente contaminato, secondo Sergio Massidda, ti senti meno rilassato e tranquillo.
La gara di sollevamento pesi spiegata a Fanpage.it
Viene svolta in due esercizi: lo strappo e lo slancio. Entrambe hanno tre prove, tre di strappo e tre di lancio. Per vincere bisogna alzare il maggior peso possibile rispetto agli avversari, senza però piegare il gomito o far cadere il bilanciere all’indietro. Insomma “molto semplice” a detta del campione.
Una parte fondamentale per arrivare in gara al massimo, oltre a circondarsi delle giuste persone, spiega Sergio, è ovviamente la preparazione atletica. “È una cosa molto soggettiva, da atleta a atleta, ma anche molto variabile se avviene prima delle gare o lontano dalle gare”. Ad esempio, in prossimità delle gare si cerca di fare meno ripetizioni ma sollevare chili più pesanti. Mentre lontano dalle gare si tende a rimanere con chili più leggeri, ma fare tanto volume in modo da sviluppare la forza.
Dopo tutti questi anni di preparazione, Massidda sa già cosa aspettarsi: “In qualunque modo vada la gara sarà un’ottima esperienza e un motivo in più per crescere. Nel mio caso sono otto anni che mi sto preparando per bene o male 2 minuti di gara alle Olimpiadi. Sembra quasi uno spreco dover perdere otto anni di vita a buttare sangue in palestra per così pochi attimi alle Olimpiadi. Ma in realtà quando realizzi veramente che stai andando all’evento sportivo più importante che esista, ti senti appagato”.