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Conor McGregor aggredisce Francesco Facchinetti

Le follie di Conor McGregor, dall’assalto al bus al pugno a Facchinetti: “Posso fare tutto”

Il pugno rifilato a Francesco Facchinetti a Roma è solo l’ultima follia di Conor McGregor. Il lottatore irlandese vera e propria icona delle arti marziali miste si è reso protagonista in carriera di numerosi episodi surreali e violenti, che gli sono costati multe e in alcuni casi anche la prigione.
A cura di Marco Beltrami
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Conor McGregor è senza dubbio uno dei lottatori più grandi di sempre. Un'icona per il mondo della MMA, ovvero le arti marziali miste, con all'attivo anche un'esperienza nella boxe professionistica con la sconfitta contro Floyd Mayweather Jr in un incontro passato alla storia. Quando si parla però del classe 1988 di Dublino però le imprese sportive passano spesso e volentieri in secondo piano, a causa dei suoi atteggiamenti e comportamenti a dir poco oltre le righe che gli hanno causato numerosi guai. L'ultimo brutto episodio è andato in scena a Roma, con il cantante, conduttore e produttore Francesco Facchinetti, che ha dichiarato di aver ricevuto un pugno in faccia proprio da "The Notorius".

Pugno a Facchinetti, l'ultima follia di McGregor a Roma

Partiamo dalla fine. L'ultima "follia" di Conor McGregor è andata in scena proprio in terra italiana. A Roma per il battesimo del figlio in Vaticano, il lottatore si è concesso alcuni giorni di relax, incontrando numerosi personaggi celebri, come José Mourinho. In occasione di una cena in hotel, ecco però il fattaccio: stando alla ricostruzione di "DJ Francesco", presente insieme alla sua consorte, McGregor lo avrebbe colpito con un cazzotto nella parte bassa del volto, senza un motivo. Il cantante ha mostrato poi sui sociali segni e le conseguenze dell'accaduto, denunciando il gesto senza senso del suo ormai ex idolo. Una versione confermata anche dal cantante Benji Mascolo, presente anch'egli alla festa con la moglie Bella Thorne. Quest'ultimo ha sottolineato come McGregor fosse "drogato e alcolizzato".

La rissa sfiorata con Machine Gun Kelly

Solo poche settimane fa Conor McGregor si era reso protagonista di un'altra situazione al limite con un personaggio dello spettacolo. Ha sollevato un polverone infatti quanto accaduto a Brooklyn in occasione degli MTV Music Awards, con la rissa sfiorata con Machine Gun Kelly. Il lottatore ha provato ad aggredire il rapper, per un selfie non concesso. La risposta brusca del compagno dell’attrice Megan Fox ha scatenato la furia dell'irlandese trattenuto a fatica dalle sue guardie del corpo.

Le risse extra MMA, e l'acquisto del pub per impedire al "nemico" di entrarvi

In precedenza gli episodi poco edificanti con protagonista Conor McGregor non legati strettamente al ring si sprecano. Innanzitutto le sue bizze al volante: diverse le multe per eccesso di velocità, che hanno spinto l'autorità a sospendergli la patente per sei mesi. Nel novembre 2017 poi una delle prime aggressione in un pub di Dublino ad un uomo, molto vicino al trafficante di droga Graham Whelan. Un episodio che ha rischiato di scatenare una vera e propria guerra con la mafia, con il boss che ha chiesto poi a McGregor un "risarcimento" di circa un milione di euro, per chiudere i conti.

Le storie con protagonista la stella della MMA spesso e volentieri sono davvero surreali. Nel 2019 a Miami Beach è stato arrestato e rilasciato dopo il pagamento di una cauzione salatissima per aver distrutto il cellulare di un suo fan. Solo un mese dopo poi ecco un'altra aggressione ad un signore anziano. La sua colpa? Quella di aver rifiutato di bere un whisky offertogli da McGregor in un pub di Dublino. L'irlandese dichiaratosi poi colpevole, ha deciso di acquistare il locale per più di due milioni, per vietare l'ingresso proprio al signore che aveva osato dire di no alla sua offerta. Nel settembre 2020 poi ancora un arresto, con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazza in Corsica. In questo caso però non sono state riscontrate prove contro McGregor rilasciato dopo due giorni.

L'assalto folle al pullman di Khabib Nurmagomedov

Per non parlare poi delle risse legate agli incontri, a confermare l'atteggiamento sempre spavaldo e eccessivamente aggressivo. Dallo scambio di tweet polemici e violenti con i wrestler, fino al butto episodio del 2017 con l'irruzione sull'ottagono in occasione dell'incontro tra il suo amico Charlie Ward e John Redmond. per festeggiare il successo del suo compagno d'allenamenti, l'irlandese scatenò una rissa con gli addetti ai lavori e lo staff della federazione. Nel 2018 poi il folle assalto al pullman che sarebbe potuto finire molto male: insieme ad altri 20 persone del suo entourage, McGregor si scagliò nel parcheggio sotterraneo del Barclays Center di Brooklyn contro il mezzo che trasportava alcuni lottatori della UFC, rompendo anche i vetri con oggetti contundenti.

Diversi i feriti nell'occasione, con i vetri dei finestrini rotti che avrebbero potuto causare danni ancora più seri. L'irlandese cercava infatti Khabib Nurmagomedov (con il quale poi si è reso protagonista anche di battibecchi al vetriolo davanti ai microfoni), che pochi giorni prima aveva avuto un confronto con un amico di McGregor, Artem Lobov. Conor in quell'occasione si è costituito alla polizia dopo alcune ore, e si fece rilasciare dietro pagamento di una cauzione di 50.000 dollari. Insomma McGregor ne ha combinate di cotte e di crude, d'altronde una delle sue citazioni più celebri fotografa nel migliore dei modi il suo "delirio di onnipotenza": "Sono un doppio campione, posso fare tutto quel c…o che voglio".

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