Le condizioni di Daniele Scardina migliorano: “L’ultimo encefalogramma ha dato ottimi risultati”
Daniele Scardina procede il suo lento ma costante ritorno al risveglio. Lo scorso 28 febbraio il pugile italiano era stato trasportato in codice rosso in ospedale, alla clinica milanese Humanitas, dopo essersi sentito male in palestra, al termine di una normale seduta d'allenamento. Operato d'urgenza alla testa era stato messo in coma indotto, in attesa di avere notizie positive sulle condizioni di salute, che adesso appaiono confortanti a tal punto che si sta procedendo verso il risveglio.
L'uscita dal coma farmacologico era già stata preventivata qualche giorno fa vista la situazione che non solo non era peggiorata ma che presentava anche qualche segnale più che confortante attorno a "King Toretto" rispetto ai timori iniziali. Il malessere improvviso e fulminante sembrava in un primo momento aver affossato qualsiasi speranza, poi la reazione del campione italiano che sta combattendo la sfida più importante della sua carriera.
Gli ultimi bollettini medici e le dichiarazioni attorno alle condizioni fisiche di Scardina avevano fatto trapelare un filo di ottimismo: profilo basso, ben consapevoli che tutto poteva nuovamente degenerare in un quadro clinico di nuovo allarmante, ma la speranza c'era. E anche l'ultimo bollettino, arrivato nella tarda serata di lunedì 13 marzo, dopo un paio di giorni di attesa e silenzio ha confermato i progressi: "Oggi è stato sottoposto a un encefalogramma che ha dato ottimi risultati, quindi è una buona notizia", ha spiegato il manager di Daniele, Alessandro Cherchi. "I medici ci dicono che stanno iniziando la diminuzione del dosaggio dei farmaci per consentire il processo di risveglio nei prossimi giorni".
Scardina era stato posto in coma farmacologico per ridurre le risposte allo stress dell'organismo e diminuire la sensibilità al dolore, con lo scopo di favorire una ripresa più rapida. Adesso potrebbe dunque iniziare la fase più importante e delicata, quello del risveglio progressivo: "Non sappiamo ancora quando accadrà ma ci sono buone sensazioni", ha aggiunto ancora Cherchi che apre un barlume di speranza verso il risveglio di Scardina che avverrà unicamente quando i medici lo riterranno opportuno. A quel punto si avrà ancor più coscienza se il malessere accusato avrà recato quali danni e di che entità.