L’avversario di Prates crolla al 1° round, il ko sembra finto: “Ti do un cazzotto in testa e vediamo”
La vittoria di Carlos Prates contro l'esperto Neil Magny ha sollevato sospetti sulla effettiva "lealtà" del combattimento tra i due combattenti di MMA che si sono affrontati nell'evento svoltosi a Las Vegas in questo week-end. L'incontro è durato appena 4 minuti e 50 secondi e, a giudicare da quel che s'è visto, in molti sono rimasti perplessi su quel ko che è sembrato strano. Qualcosa non quadra, a cominciare dalla sequenza e dall'autenticità dei colpi sferrati dal fighter brasiliano, fino alla reazione dell'avversario che sembra finire al tappeto come se fosse stato investito da una raffica di affondi micidiali.
La sconfitta ha lasciato scettici molti appassionati per lo "strano" crollo dell'avversario
Per Prates la vittoria s'è rivelata fondamentale per consolidare la posizione nei pesi welter, divisione nella quale finora s'è distinto per un parziale di 21 successi (16 dei quali per ko) e 6 sconfitte. Il sudamericano si conferma in ascesa nel grande circuito dell'Ufc, quanto a Magny, a 37 anni, è avviato verso la fine della carriera e quella incassata nell'ultima sfida è stata la seconda sconfitta consecutiva. Una sconfitta che ha lasciato scettici molti appassionati e addetti ai lavori: il tam tam della Rete ha diffuso la convinzione si sia trattato di un duello in qualche modo combinato, finto (o quasi) per il modo in cui Magny è caduto.
Un chiacchiericcio che è divenuto insistente anche è aumentata quando alcuni video condivisi in Rete mostravano entrambi i duellanti che si fronteggiavano scambiandosi colpi in piedi. Un botta e risposta durato qualche attimo e poi terminato quando Magny crollava sul tappeto dopo aver ricevuto quello ha dato l'impressione di essere un pugno che non aveva molta potenza né aveva lo aveva centrato in pieno alla testa. Eppure s'è piegato sulle ginocchia e non ce l'ha fatta più a continuare.
Prates esplode in conferenza: "Fratello, la mia mano ti farà male"
Dopo la lotta a Prates viene fatta la domanda scomoda in conferenza stampa riportando la media dei commenti al suo incontro: ovvero che Neil Magny si fosse lasciato andare subito e che, tutto sommato, quei colpi incassati non fossero poi così irresistibili. La riposta del brasiliano è stata schietta, diretta e stizzita. "A chi dice queste cose rispondo: vieni qui che ti do un cazzotto in testa… poi vediamo".
Poi ha aggiunto: "Ricordi quando ho combattuto contro Li Jingliang? È accaduta la stessa cosa al primo atterramento: gli ho colpito la testa e poi è caduto. Fratello, la mia mano, quando ti colpisco, non importa come o dove, ti farà male". Sfogata la rabbia per quelle insinuazioni, Prates ha anche spiegato quanto possa essere fatale prendere un pugno in quella zona della testa: "Quando lo prendi lì è diverso. Sul viso ti senti un po' frastornato. Ma sulla testa ti tagli le gambe e non senti più niente".