Larissa Iapichino ha bisogno di fermarsi: “Devo prendermi una pausa, sto attraversando momento di down”
Si era capito dalle dichiarazioni a caldo dopo quel quarto posto alle Olimpiadi di Parigi che Larissa Iapichino non l'aveva presa benissimo, insomma non come Benedetta Pilato, che dopo il suo quarto posto nei 100 rana per un solo centesimo aveva detto che quello era "il giorno più bello della sua vita". No, per la 22enne saltatrice in lungo toscana era stato il giorno della delusione, alla luce delle aspettative della vigilia. E adesso, dopo aver dato tutto nei mesi scorsi – sotto ogni punto di vista – per centrare l'obiettivo olimpico, Larissa sente il bisogno di fermarsi un attimo per ricaricare le batterie e poi ripartire verso nuovi obiettivi: "Devo prendermi una pausa, le Olimpiadi mi hanno drenata. Non solo nelle energie fisiche e mentali, ma anche dal punto di vista personale".
Larissa Iapichino si prende una pausa, niente Golden Gala: "Ho la necessità di farlo"
"Sto attraversando un momento di down, di solito non mi fermo mai, ma questa volta ho la necessità di farlo – spiega a Repubblica la figlia di Gianni Iapichino e Fiona May – Mi spiace saltare il Golden Gala del 30 agosto a Roma, la mia gara preferita, che ha un posto speciale nel mio cuore. Vorrei tornare nelle finali di Diamond League a Bruxelles, il 13 e 14 settembre. Lo faccio per me, per risollevarmi: corpo e testa hanno bisogno di uno stop".
Larissa prova a spiegare cosa non è andata a Parigi: "Ero spenta. Non è colpa della tensione, non cerco alibi: non sono entrata in gara come so fare, perché in finale la testa non ha risposto. Al contrario delle qualificazioni, dove non sono mai andata così bene in carriera. È mancata la Larissa iena".
La verità è che non è facile passare da giovane promessa dell'atletica, che ha tutto da guadagnare, a stella affermata, da cui ci si aspettano risultati, il tutto pur avendo solo 22 anni: "È chiaro che il mondo si aspetta sempre che faccia il salto perfetto, che allinea mente, corpo, rincorsa, momento storico, quel che alcuni campioni cercano invano per un'intera vita. Ma io mi sento cresciuta, e se mi guardo indietro vedo che la mia carriera non è molto lunga: ho cominciato a saltare in lungo a 17 anni".
La differenza di reazione con Benedetta Pilato: "Ho capito il suo messaggio, venivamo da annate diverse"
Quanto alla differenza di reazione con Benedetta Pilato, la Iapichino – pur avendo vissuto ed esternato ai microfoni sensazioni opposte a quella della 19enne nuotatrice pugliese – sta con lei al 100%. Non è una contraddizione, il motivo è che le premesse erano diverse per le due atlete: "Certo la medaglia piace a tutti, ma c'è una componente soggettiva nel valutare un quarto posto: ho capito subito il senso del messaggio di Benedetta, lei era contenta venendo da una certa situazione, dopo aver nuotato il secondo tempo in carriera, ed è giusto che se lo goda. Io ero più delusa perché venivo da un'annata diversa. Non c'è giusto o sbagliato in due reazioni in antitesi, e nessuno si deve permettere di giudicare quello che pensiamo, perché siamo noi ad andare tutti i giorni in piscina o al campo, noi conosciamo il nostro stato fisico e mentale. Non si può attaccare una persona perché la pensa diversamente, Benedetta non ha detto niente di male".