Larissa Iapichino e la vera storia della pubblicità con mamma Fiona May: “Mi vergognavo da morire”
Fiona May e Larissa Iapichino. Madre e figlia si ritrovano l'una di fronte all'altra anche al momento della premiazione. La ‘piccola' che nemmeno prendeva in considerazione la possibilità di diventare un'atleta come mamma ha conquistato la medaglia d'argento agli Europei di Roma. Nel salto in lungo, la stessa specialità della ex campionessa e primatista italiana.
Fiona e Larissa sorridono, hanno gli occhi lucidi, trattengono le emozioni perché avrebbero una gran voglia di piangere. Come fai a non emozionarti? L'abbraccio e lacrime sono spontanei, quelli di una madre è tutto ciò che resta e conta davvero. Mai nessuno riuscirà a trasmettersi quelle stesse sensanzioni, che ricorderai per sempre. "Me l’hanno detto all’ultimo che ci sarebbe stata lei – le parole dell'azzurra dopo la gara -. Mi stavo per emozionare. L’ho guardata negli occhi e le ho detto: mamma non piangere, altrimenti lo faccio anche io".
E quando May porge il gadget degli Europei alla ‘sua ragazza' (oggi 21enne, ne compirà 22 il 18 luglio a Parigi, durante le Olimpiadi), che è cresciuta a vista d'occhio ed è sul podio, il tempo sembra fermarsi di colpo. Aziona il rewind a partire da quel fermo immagine fino a tornare indietro a 17 anni fa, allo spot di una nota marca di merendine. Allora Larissa era una bimba che si divertiva a recitare sul set assieme alla mamma, nemmeno pensava che un giorno ne avrebbe seguito le orme cullando addirittura sogni e ambizioni olimpiche.
"Odio stare al centro dell’attenzione – raccontò in un'intervista a Lia Capizzi su Oggi -. Mi vergognavo da morire per la pubblicità delle merendine, girata con mamma quando avevo 4 anni". E ricordasse quella pubblicità con imbarazzo è nella spiegazione data poco dopo per un episodio che la vide protagonista suo malgrado. "Una volta eravamo al Lago di Bracciano, lì c'era il set dove mia madre recitava in una fiction. Una scolaresca mi riconosce e mi chiede una foto, io mi accuccio per ore contro un muretto, per nascondermi".
Essere ‘figlia di' e avere addosso tante aspettative possono essere un macigno, soprattutto se per carattere preferisci stare nel cono d'ombra e non crogiolarti sotto la luce dei riflettori. "Mamma è molto orgogliosa di me. E pensare che quando ero una ragazzina non volevo saperne niente di tutto questo". Adesso fa li sguardo cattivo, divora la pedana e batte il piede per lo stacco con la tenacia di chi salta verso il futuro. È lì, deve solo andarlo a prendere. Non sarà un balzo nel vuoto.