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Olimpiadi Parigi 2024

L’arbitro che ha negato la vittoria a Macchi è al centro di una brutta coincidenza alle Olimpiadi

L’arbitro video della finale di Filippo Macchi è lo stesso dell’eliminazione di Arianna Errigo: una brutta coincidenza alle Olimpiadi 2024 per gli atleti dell’Italia del fioretto.
A cura di Vito Lamorte
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Le Olimpiadi 2024 sono iniziate sotto il segno delle polemiche per alcune decisioni arbitrali contro l'Italia della scherma. Ma non solo. In questa disciplina, però, si è verificata una brutta coincidenza. Le sconfitte di Arianna Errigo, ai quarti di finale di fioretto individuale femminile, e quella di Filippo Macchi, nella finale per l'oro del fioretto individuale maschile, hanno almeno un paio di cose in comune: la prima il punteggio (15-14) e la seconda riguarda gli arbitri, visto il direttore di gara che stava al video era lo stesso in entrambi i casi.

Sia in occasione della gara della portabandiera azzurra che in quella del classe 2001 delle Fiamme Oro c'era come video arbitro il sudcoreano Suh Sang Won. Una brutta coincidenza per i nostri atleti, che hanno visto lo stesso arbitro influire sulle decisioni finali dei loro incontri in maniera negativa.

L'arbitro video della finale di Macchi è lo stesso dell'eliminazione di Errigo

Arianna Errigo è stata eliminata nei quarti di finale della prova di fioretto femminile dall’americana Scruggs con un 15-14 che ha fatto molto male perché la portabandiera era considerata una papabile medagliata. Filippo Macchi è stata una sorpresa ma il percorso fino alla finale del classe 2001 delle Fiamme Oro è stato favoloso: sulla strada per l'oro ha trovato il campione in carica taiwanese Cheung e anche lui è uscito sconfitto con il punteggio di 15-14.

Nel primo caso la gara si è risolta all'ultima stoccata e in maniera controversa: l’arbitro ha premiato Scruggs, ma l’episodio è stato particolarmente discusso e ha generato diverse polemiche, anche da parte della stessa Errigo. Nel secondo, per decidere l'ultimo punto ci sono volute tre riprese, ma ci sono tanti dubbi in merito alle prime due chiamate che vedevano Macchi ad un passo dal mettersi al collo l'oro olimpico.

Entrambi hanno pagato a caro prezzo la stoccata finale ed entrambi hanno recriminato per un errore arbitrale ma poi, col passare del tempo, sono riusciti a guardare avanti in maniera esemplare sia Errigo che Macchi.

Da capire il motivo per cui è stato designato il sudcoreano Suh Sang Won in entrambe queste sfide degli atleti italiani e perché lo hanno chiamato a prendere decisioni, insieme ai colleghi, per la finale di Macchi dopo le polemiche della gara con la Errigo.

Malagò protesta e il CIO risponde così: "Un concetto interessante"

In merito a questa designazione si è espresso anche il presidente del CONI, Giovanni Malagò, immediatamente dopo la premiazione del fioretto individuale maschile: "Il tema è semplice. Se hai sei arbitri e li sorteggi e il primo arbitro estratto viene dalla Corea e il secondo è di Taipei, devi cambiare. Questo non si può fare, non è opportuno. Trovatemi un altro sport al mondo in cui hai due arbitri che vengono da nazioni vicine a uno dei Paesi in lizza. Ho parlato con il segretario della federazione internazionale di scherma e gli ho detto che no, non è opportuno. Questa regola va cambiata e non vorrei che noi fossimo l’ultima vittima di questa regola. Non siamo stati fortunati né aiutati però serve mantenere la calma”.

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Intanto, nelle scorse ore, Mark Adams, portavoce del CIO, ha parlato delle proteste dell’Italia per la finale di fioretto maschile persa da Filippo Macchi: "C’è una procedura specifica da seguire per le proteste formali. Personalmente non sono al corrente di nessun problema relativo all’arbitraggio della scherma. Si tratta di un processo che va portato avanti prima di giungere a una decisione". Adams ha fatto riferimento alla protesta della Federscherma, coadiuvata dal Coni, che ci fossero due arbitri asiatici per la finale con Cheung in pedana e l'ha definito "un concetto interessante".

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