L’appello del pugile ucraino Usyk a Putin e alla Russia: “Se siamo fratelli, fermate questa guerra”
La guerra dichiarata dalla Russia all'Ucraina ha sconvolto il mondo intero. Nessun si sarebbe mai immaginato un'escalation così rapida e sono state tante le reazioni per condannare l'invasione russa e per chiedere lo stop delle operazioni a Vladimir Putin. Le reazioni sono state numerose e nelle scorse ore è arrivata anche la dura presa di posizione della federazione calcistica polacca, che si è detta pronta a non giocare contro la Russia nel playoff di qualificazione ai Mondiali che si giocheranno in Qatar.
L'ultimo appello, in ordine di tempo, è arrivato dal pugile ucraino Olexander Usyk. La medaglia d'oro alle Olimpiadi di Londra 2012, che ha soffiato a Joshua il titolo dei pesi massimi WBO con un incontro incredibile lo scorso autunno, ha voluto nuovamente esporsi sul conflitto dopo averlo fatto già nei giorni scorsi: "Buongiorno a tutti. Mi chiamo Alexander Usyk. Vorrei parlare con il popolo russo. Se ci consideriamo fratelli, ortodossi. Non permettere ai tuoi figli di partire per il nostro paese, non combattete contro di noi".
Nel video pubblicato sul suo profilo di Instagram il pugile ucraino si è rivolto direttamente a Putin e ha lanciato un appello per uno stop delle operazioni militari: "Mi sto rivolgendo anche al presidente Vladimir Putin. Puoi fermare questa guerra. Per favore, siediti e negozia con noi senza pretese. I nostri figli, mogli, nonnine si nascondono nelle basi… Siamo qui nel nostro paese, non possiamo farlo in nessun altro modo – ci stiamo difendendo… Basta! Ferma questa guerra. NO alla GUERRA!!!".
Il campione del mondo dei pesi massimi Oleksandr Usyk ha smentito le voci che lo volevano in uscita dal paese e già nelle scorse ore si era detto pronto a fare tutto il possibile affinché venga posta la parole fine al conflitto ordinato dal presidente russo finisca e la pace trionfi: "Dobbiamo fermare questa guerra, insieme possiamo farcela".
Usyk era stato tra i primi sportivi ucraini ad esporsi e a chiedere lo stop dell'invasione russa, ma lo aveva fatto senza nominare le parti in causa nel conflitto e senza indicare altri particolari: il pugile, inoltre, si era fatto notare nei giorni scorsi perché aveva diffuso informazioni sui suoi profili social di un attacco da parte dei russi verso l'asilo di Vorzel, situato nell'oblast' di Kiev.
Nelle scorse ore si è parlato molto della storia dei fratelli Klitschko: Vitali, ex campione dei pesi massimi di pugilato che dal 2014 è il sindaco di Kiev bombardata; combatterà assieme a suo fratello Wladimir, ex boxeur che ha vinto tutto; per difendere l'Ucraina dall'invasione russa.