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Lance Armstrong: “Verbruggen mi aiutava a sfuggire ai controlli antidoping”

Accuse pesanti nei confronti dell’ex presidente dell’UCI: “Fu una delle persone che mi permise di portare a termine il Tour de France 1999 nonostante fossi risultato positivo ad un test”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Lance Armstrong alza il tiro: l'ex ciclista vincitore di sette Tour de France (poi tutti cancellati) ha ricostruito il sistema di copertura che utilizzava per eludere i controlli anti-doping. E tira in ballo addirittura Hein Verbruggen, ex presidente dell'Unione Ciclistica Internazionale (dal 1991 al 2005) ed attuale presidente di SportAccord (dal 2007). "Verbruggen era una figura centrale nella mia via di fuga dai controlli antidoping", ha accusato Armstrong, in un'intervista pubblicata dal Daily Mail, "sapeva del mio utilizzo di sostanze dopanti, e mi aiutava a nasconderlo. Fu una delle persone che mi permise di portare a termine il Tour de France 1999 nonostante fossi risultato positivo ad un test". E non solo: Armstrong ha poi specificato nuovi dettagli anche sulle prescrizioni mediche retrodatate che gli permettevano di sfuggire alle sanzioni. Accuse gravi e pesanti per Hein Verbruggen, che ha sempre smentito ogni ipotesi di copertura. "Non ho intenzione di mentire per proteggere queste persone" – ha proseguito Armstrong – "Li odio, mi hanno buttato sotto un autobus, con loro ho chiuso".

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