Lance Armstrong, campione di doping: revocati tutti i titoli vinti in carriera
Ora è ufficiale: l'Unione Ciclistica Internazionale non farà ricorso contro la revoca di tutti i titoli vinti da Lance Armstrong durante la sua carriera agonistica. La decisione arriva ovviamente al termine del procedimento intrapreso dall'agenzia di lotta al doping statunitense che aveva chiesto di annullare tutti i risultati ottenuti dal texano anche prima del 1998. In tal senso, l'Unione Ciclistica Internazionale ha annunciato di non voler fare ricorso, con le parole del presidente McQuaid che non lasciano spazio a dubbi:
È un giorno decisivo per il ciclismo in un momento molto difficile. Il mio messaggio allo sport, agli atleti, agli sponsor e agli appassionati è che il ciclismo ha un futuro. Non ci troviamo per la prima volta ad un crocevia importante, abbiamo già affrontato momenti complicati
Un atto quasi dovuto, dopo la squalifica a vita e la revoca dei successi dal 1998 in poi, compresi, come ricorderete, i 7 Tour de France. Con la decisione di oggi, dunque, si chiude nel modo peggiore una lunga e complessa querelle, con la conferma dell'utilizzo sistematico di sostanze dopanti da parte del corridore texano Lance Armstrong. Sospetti ed indagini che hanno sempre visto in prima fila, tra l'altro, i giornalisti de L'Equipe che hanno più volte sollevato dubbi sulla legittimità dei successi di Armstrong, fino a chiedere controlli ulteriori sugli ormai famosi "campioni di sangue del Tour del '99". Si attende ora la risposta del texano che, come ricorderete, aveva scelto di rinunciare a difendersi dalle accuse.