L’Algeria difende la pugile Imane Khelif: “Per noi è una figlia e una campionessa”
Gli echi del breve combattimento tra Angela Carini e Imane Khelif ancora non si spengono. Di questo incontro di primo turno del torneo di boxe dei pesi welter femminile se n'è parlato tanto nel pre e se ne parla tantissimo dal momento esatto dell'abbandono. Pioggia di commenti, polemiche a raffica. L'Algeria scende in campo al fianco della sua pugile che difende a spada tratta.
Il comitato olimpico e il ministro dello Sport sostengono la pugile
Il Comitato olimpico dell'Algeria (COA) si è fatto sentire e ha usato termini forti contro gli attacchi a Imane Khelif: "Attacchi maliziosi e non etici alla nostra illustre atleta, Imane Khelif, da parte di alcuni media stranieri. Il trattamento riservato a Khelif è ingiusto. La nostra pugile dopo la medaglia d'argento ai Mondiali di Istanbul è diventata una vera star in Algeria ed ha incontrato anche il Presidente della Repubblica".
Il COA ha anche scritto: "Condanniamo fermamente la presa di mira e la diffamazione della nostra atleta, che è una nostra figlia e la sosterremmo sempre". Mentre il ministro dello Sport, Abederrahmane Hammad, ha espresso la sua solidarietà alla pugile definendola: "Figlia, sorella e campionessa".
Anche Bennacer si schiera al fianco di Imane Khelif
Non solo prese di posizioni istituzionali. Perché anche al fianco della pugile si è schierato anche il calciatore algerino del Milan Ismael Bennacer, che ha scritto su Instagram: "Sostegno totale alla nostra campionessa Imane Khelif, che sta subendo un'ondata di odio ingiustificato. La sua presenza ai Giochi Olimpici e' semplicemente il frutto del suo talento e della sua etica del lavoro. Crediamo in te per portare in alto i colori dell'Algeria".
La pugile tornerà sul ring sabato per i quarti del torneo di boxe
Imane Khelif tornerà sul ring nella giornata di sabato e lo farà nei quarti di finale del torneo dei pesi welter contro la magiara Luca Anna Hamori, chi vincerà avrà la certezza della medaglia, perché nella boxe non esiste la finale del terzo e quarto posto, il bronzo lo prendono le due semifinaliste perdenti.
La pugile algerina, oltre ad aver condiviso il comunicato del CIO, si è limitata a dire: "Il mio primo incontro si è deciso in breve tempo contro la pugile italiana. La cosa importante era ottenere la vittoria alla prima uscita in una competizione di queste dimensioni, rimarrò concentrata sul resto del viaggio".