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La velista Sarah Young è morta nel Pacifico durante la Clipper round the world

Un’onda ha fatto perdere l’equilibrio alla donna, che è caduta così nel mare in tempesta. Il corpo senza vita è stato ritrovato soltanto dopo un’ora e mezzo dall’allarme dato dall’equipaggio.
A cura di Redazione
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Sarah Young (©onEdition).
Sarah Young (©onEdition).

Sarah Young, velista quarantenne londinese che partecipava alla Clipper Round the World Yacht Race, è morta nel cuore dell'Oceano pacifico, travolta da un'onda. Si tratta del secondo decesso in vent'anni di quella che è ad oggi la regata oceanica più lunga al mondo. La Clipper Round the World Yacht Race copre ad oggi 40.000 miglia nautiche ed impegna oltre 700 equipaggi. A settembre 2015 si era registrato il primo decesso e anche in quel caso la vittima era di nazionalità inglese: l'infermiere Andrew Ashman, colpito da una scotta, era entrato in coma senza riprendere più coscienza.

Sarah Young era impegnata nella nona delle quattordici tappe che riportano i velisti a Londra, punto di partenza e di arrivo della competizione. La donna stava riordinando il pozzetto quando un'onda ha travolto l'imbarcazione e fatto perdere l'equilibrio alla Young. La velista è caduta di schiena, scivolando sotto le draglie e finendo in mare. I soccorsi sono partiti subito, ma – ostacolati dal mare in tempesta e da un vento a 40 nodi – non sono riusciti a portare in salvo la donna. Solo dopo un'ora e mezza è stato possibile ritrovare il corpo senza vita della Young. La causa ufficiale del decesso è ancora ignota.

Mappa della Clipper round the world 2016.
Mappa della Clipper round the world 2016.

Robin Knox-Johnston, fondatore della regata, ha espresso il suo cordoglio e la vicinanza alla famiglia della vittima: "Sono molto addolorato per la perdita di Sarah, molto amata e parte integrante della Clipper Family sin da quando abbiamo lasciato Londra nell'agosto scorso". La regata era partita dalla capitale inglese lo scorso agosto e si chiuderà nella stessa città il 30 luglio 2016.

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