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La trasformazione impressionante del body builder adolescente: è diventato una “bestia”

Del ragazzino magro, che posa dinanzi allo specchio per un selfie e mostra una muscolatura appena appena pronunciata, è rimasto solo un ricordo digitale. A 19 anni è divenuto l’erede di Schwarzenegger.
A cura di Maurizio De Santis
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Anton Ratushnyi prima e dopo il periodo di allenamenti intensi che l'hanno trasformato nell'erede di Schwarzenegger.
Anton Ratushnyi prima e dopo il periodo di allenamenti intensi che l'hanno trasformato nell'erede di Schwarzenegger.

Un fisico bestiale. Anton Ratushnyi l'ha costruito in poco tempo tanto che a vedere una foto di pochi anni fa, quando esibiva una corporatura asciutta ma esile, sembra quasi irriconoscibile. Ha moltiplicato la muscolatura in maniera esponenziale: un fascio di fibre scolpite sulle quali spiccano le vene che quasi gli schizzano fuori dal corpo.

E adesso, a 19 anni, ha battuto un record che cinquant'anni fa era stato segnato da Arnold Schwarzenegger: è diventato il giovane culturista professionista, raccogliendo l'eredità del popolare attore, politico, imprenditore, produttore cinematografico ed ex body builder.

La scalata di Ratushnyi verso l'Olimpo dei mister muscolo è iniziata a 15 anni eseguendo esercizi di trazione alla sbarra estremi, sottoponendosi a ritmi di allenamento e a schede tecniche massacranti ma necessarie perché aveva un solo obiettivo in testa: andare (finalmente) sotto i riflettori per quel fisico costruito sopportando sforzi inumani.

Dell'adolescente magro, che posa dinanzi allo specchio per un selfie e mostra una muscolatura appena appena pronunciata, è rimasto solo un ricordo digitale. La realtà ha fatto di lui un'altra persona, dedita a regimi di lavoro in palestra e a tabelle alimentari serrate pur di mantenersi sugli standard e le caratteristiche del circuito dei pesi massimi.

Ratushnyi documenta tutta la sua attività sul profilo Instagram passato da zero a oltre 200 mila follower che lo seguono attratti dalla sua evoluzione fisica. "In quest'ultimo anno ho affrontato e superato molti ostacoli – ha scritto in un messaggio condiviso sui sociale -. E se ci sono riuscito è per un motivo: ho creduto in me stesso stesso e sono rimasto fedele a me stesso. Tutto questo va fatto indipendentemente da ciò che gli altri pensano di te".

Lo stress è stato fortissimo, più ancora la grande motivazione che lo ha spinto ad andare oltre ogni limite, oltre ogni previsione terrena. "Sono così felice di non aver mollato nell'inseguire la mia vera passione – ha aggiunto -. Ho tenuto duro affinché non mi lasciassi condizionare da sensazioni negative".

Ambizione e voglia di competere sono stati finora il companatico degli sforzi di Ratushnyi. Ma dietro il percorso intrapreso c'è dell'altro rispetto alle luci dei riflettori e alle passerelle degli eventi. "Non ho fatto tutto questo solo per sfondare nel bodybuilding, ma per essere anche fonte d'ispirazione per una nuova generazione".

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