La tragica fine di Lucas Pierazzoli: nessuno in campo si era accorto della gravità della situazione
L'Argentina rende omaggio in queste ore a Lucas Pierazzoli, il rugbista di 28 anni tragicamente scomparso domenica scorsa dopo un'agonia di qualche ora, in seguito ad un durissimo scontro di gioco. Il giocatore di seconda e terza linea dell'Hurling Club era rimasto a terra – schiacciato sotto un ruck, ovvero una mischia aperta – nei minuti finali del match contro il Sitas, valido per la categoria Superior di Prima B. Succede tutto in poco più di 20 secondi: sembra essere una normale azione di gioco ed invece sarà l'inizio del dramma per Pierazzoli.
Le immagini iniziano col giovane che porta palla sull'out sinistro, fino a quando un avversario non lo placca. A quel punto si crea la mischia spontanea, con la classica montagna dei giocatori di entrambe le squadre che si contendono l'ovale. Lucas resta sotto, inerte: né i compagni né l'arbitro riescono a rendersi conto della gravità della situazione. Pierazzoli non si rialza ed allora accorrono i medici di entrambe le squadre: il rugbista è in arresto cardiaco, con vertebre cervicali fratturate ed una lesione al midollo spinale. Rianimato dopo parecchi minuti, viene trasportato in ospedale e sottoposto a ventilazione meccanica, ma dopo qualche ora viene dichiarato cerebralmente morto.
Lucas Pierazzoli era uno dei punti di riferimento della squadra, trascinatore ed esempio per tutti i suoi compagni. Nel corso della sua carriera ha condiviso anche lo spogliatoio con uno dei suoi quattro fratelli, Mateo, che gli ha dato uno struggente addio con un commovente messaggio su Instagram, corredato dalle foto dei due assieme: "Ti amo, ti ho amato e ti amerò per sempre Luki. Prenditi cura di me ovunque tu sia. Sei sempre stato il mio idolo".