La telecronaca della TV inglese diventa virale: “Stiamo vincendo l’oro, oh no… l’Italia!”
"Oh, noooo". Due parole e un'esclamazione di sconfitta. La voce e l'espressione del telecronista inglese che racconta la gara della staffetta 4X100 rendono bene l'idea della delusione, fortissima, per la Gran Bretagna che nell'ultima frazione ha visto sfumare la medaglia d'oro. Poteva toccarla, la sentiva già pendere al collo almeno fino a quando nell'ultima frazione il vantaggio e le certezze acquisiti non sono andati in frantumi. "Sarà oro per la Gran Bretagna?" Urla con enfasi il reporter, assaporando il successo. Ma in una frazione di secondo sprofonda nella depressione. "Oh nooo… per l'Italia" e la sua imprecazione diventa virale.
La beffa per un centesimo, subita ancora dall'Italia
È nell'ultima frazione si decide tutto quando Filippo Tortu annulla il vantaggio di Nethaneel Mitchell-Blake e regala all'Italia la medaglia d'oro per un centesimo.: 37″50 il tempo degli Azzurri, 37″51 per la Gran Bretagna. Da star male davvero, come il cazzotto che ti manda al tappeto e sei così stordito che non senti nemmeno il suono del gong. A rovinare la festa è stato ancora una volta un italiano, un team Azzurro. Ed è come rivedere i fantasmi, quelli che ti restano dentro e non basta tutto il baccano del mondo per metterli a tacere, stordirli, ricacciarli in qualche angolo oscuro assieme ai brutti ricordi.
L'ironia sull'ennesima petizione e il fantasma di Chiellini
La finale alle Olimpiadi di Tokyo dopo gli Europei persi all'ultimo respiro, all'ultimo rigore contro la Nazionale di Roberto Mancini. Che trauma, davvero. Ci sarà ancora qualcuno disposto a trarre in ballo altre obiezioni per impugnare il libercolo della verità e fare appello alla giustizia? Verrà proposta l'ennesima petizione perché venga annullata la gara e, magari, assegnato il successo d'ufficio alla Gran Bretagna? Daranno ancora una volta la colpa a Giorgio Chiellini per il fallo tattico e un po' brutale su Saka? A pensare male si fa peccato ma s'indovina sempre… intanto, in Rete circolano già i ‘meme' d'accompagnamento, le caricature più cattive (in senso ironico) che trasformano in iconica la trattenuta del capitano e difensore della Nazionale. E la sua sagoma, il suo braccio proteso verso l'inglese strattonato sulla linea del traguardo, compaiono di nuovo, si materializzano sulla pista delle Olimpiadi. "Oh, noooo…" e quando gli passa più.