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Olimpiadi Parigi 2024

La strategia di Josh Kerr, perché corre con gli occhiali da sole al buio: innervosisce tutti

Anche stasera Kerr correrà i 1500 metri con gli occhiali da sole nonostante il buio: è un trucco che ha studiato per avere un piccolo vantaggio sugli avversari.
A cura di Ada Cotugno
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È impossibile non riconoscere Josh Kerr quando è in pista. Oltre ai suoi capelli biondi, il tratto distintivo sono sicuramente gli occhiali da sole indossati anche quando è sera: il britannico è l'unico atleta a correre con questo particolare accessorio che è di uso comune invece nelle gare che si svolgono di giorno. La Gran Bretagna si aggrappa a lui per sperare in una medaglia dei 1500 metri maschili e il velocista farà affidamento su uno dei suoi trucchetti.

Gli occhiali da sole infatti non vengono utilizzati per ripararsi gli occhi dai riflettori splendenti degli stadi di atletica, ma sono uno stratagemma che ha utilizzato per destabilizzare tutti gli avversari, tra i quali il nostro italiano Pietro Arese.

Il trucco degli occhiali da sole di Kerr

Kerr è la grande stella dell'atletica in salsa britannica: tutti si aspettano tanto da lui alle Olimpiadi di Parigi dove lotterà per conquistare un posto sul podio utilizzando ogni mezzo a sua disposizione, compresi gli occhiali da sole. Non sono solo un accessorio, ma fanno parte di una strategia che l'atleta ha svelato alla BBC.

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Nessun problema per la luce, dato che li indossa anche nelle gare che si svolgono di sera, ma rappresentano un piccolo vantaggio psicologico rispetto ai suoi rivali: "Penso che gli occhiali da sole mi permettano sicuramente di distinguermi. Ai Campionati del mondo dell'anno scorso, indossavo gli occhiali da sole più scuri prima di uscire, quindi non si vedevano i miei occhi. Mi guardavo intorno, vedevo cosa facevano le persone e nessuno sapeva dove stavo guardando, quindi la gente si innervosiva un po' con me".

Uno stratagemma semplice che però ha portato i suoi frutti. Kerr destabilizza cos' gli atleti che gareggeranno contro di lui, creando nervosismo negli altri mentre resta nella sua bolla: "Mi chiedevano: ‘Mi stai guardando?' E io rispondevo: ‘Forse sì, forse no', ma questo farà arrabbiare qualcuno. Sarò me stesso e le persone potranno prenderla come vogliono, ma, per quanto mi riguarda, non mi preoccupo troppo di come gli altri mi percepiranno".

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