Il coraggio di Rob Burrow, leggenda del rugby nominata Cavaliere dalla Regina d’Inghilterra
La vita di Rob Burrow è cambiata di colpo un anno fa, quando gli diagnosticarono la malattia dei moto-neuroni. È una patologia degenerativa e colpisce le cellule che controllano i muscoli volontari del corpo. A 38 anni, dopo averne trascorsi 16 sui campi di rugby con la maglia dei ‘Leeds Rinhos' (i Rinoceronti di Leeds), è finito su una sedia a rotelle. Non ce la fa più ad articolare i movimenti per compiere gesti molto comuni come allacciarsi una scarpa, bere un bicchiere d'acqua. Gli è difficile ogni cosa e ha bisogno di un aiuto costante. Sua moglie, Lindsey, gli è accanto sempre. Macy, Maya e Jackson sono i tre figli della coppia che circondano il papà in una delle ultime foto che lo ritraggono in carrozzina.
Quando in Inghilterra pronunci il suo nome puoi solo sussurrarlo con la devozione che si deve a uno degli atleti più forti della sua disciplina. E se credete di trovarsi di fronte a un gigante, a una sorta di armadio di muscoli, vi sbagliate. Non ha mai avuto né il fisico del corazziere né quello del bulldozer che si esalta nelle mischie. "Il giocatore più piccolo della Super League", è questo il soprannome di Burrow alto 165 cm e con un peso di 70 kg. Con l'ovale stretto al braccio ha vinto 8 campionati, 2 Challenge Cup e per 2 volte l'Harry Sunderland Trophy oltre a essere stato nominato nel Dream Team della Super League.
La malattia ne ha fiaccato il fisico, non lo spirito. Rob Burrow ha reagito con lo stesso coraggio e la stessa determinazione che lo hanno contraddistinto quando indossava la maglia dei "Rinoceronti": s'è messo all'opera e ha costituito un fondo per raccogliere soldi in beneficenza da destinare alle associazioni e agli enti che sono impegnate nella ricerca e nella solidarietà per combattere la grave patologia. Il suo appello non è caduto nel vuoto e nel ‘paniere' sono finiti 2.5 milioni di sterline (circa 2 milioni e 700 mila in euro), una cifra andata oltre ogni aspettativa.
Il suo impegno ha commosso l'Inghilterra e spinto la Regina a insignirlo di una delle più importanti onorificenze del Regno Unito conosciuta con la sigla MBE, The Most Excellent Order of the British Empire. È l'Eccellentissimo Ordine cavalleresco dell'Impero Britannico istituito da re Giorgio V il 4 giugno 1917. Prima di lui era toccato all'attaccante del Manchester United, Marcus Rashford, ricevere un riconoscimento del genere per la sua campagna di sensibilizzazione per donare pasti gratis ai bambini poveri.