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La storia di Angela Carini, alle Olimpiadi con la toccante dedica al padre: “Ho fatto come voleva”

La pugile italiana si è qualificata per la seconda volta per le Olimpiadi. Dopo aver ottenuto il pass Angela Carini ha dedicato il successo al papà, usando parole davvero commoventi.
A cura di Alessio Morra
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Angela Carini è una pugile italiana, è una delle più forti, e per la seconda volta consecutiva disputerà le Olimpiadi, la prossima estate sarà sul ring e proverà a vincere una medaglia. La qualificazione l'ha dedicata al papà, scomparso da qualche anno, un papà che le ha sempre dato tanta forza e che porterà con sé, nel cuore e nel ricordo, a Parigi. Dopo aver ottenuto il pass olimpico ha mostrato un'immagine in un video del papà e ha raccontato una storia davvero molto commovente.

Carini le Olimpiadi le ha già vissute, a Tokyo nel 2021 era sul ring, ma adesso è e anzi sarà tutto diverso. Perché l'ultimo chilometro, quello che è diventato il suo mantra, lo percorre per sé stessa ma anche per l'adorato papà, che le ha trasmesso la passione per lo sport, che l'ha portata sul ring per la prima volta e che ora purtroppo non c'è più. Angela Carini al padre ha dedicato la qualificazione olimpica e lo ha fatto con un video con un può lasciare indifferente nessuno.

La passione per lo sport gliel'ha trasmessa il padre, Giuseppe, che di mestiere faceva il poliziotto che un giorno rimase ferito in servizio. La vita la salvò, ma rimase in sedia a rotelle. Angela Carini aveva solo due anni. Lui la incita a fare sport, prima il tiro al piattello, poi la boxe, per emulare il fratello maggiore. Nella boxe si scopre subito fortissima, diventa vice-campionessa europea e pure vice-campionessa mondiale, ottiene il pass per i Giochi di Tokyo, che si disputano un anno dopo a causa della pandemia.

L'entusiasmo è tanto, ma pochi giorni prima delle Olimpiadi il papà di Carini si ammala e poco prima dell'esordio della figlia finisce in coma. Angela dà tutto, ma viene eliminata da Nien-Chin Chen. Pochi giorni dopo viene a mancare il papà. Il rientro è lento, faticoso, ognuno ha i suoi tempi, la risalita è strepitosa.

Perché nel pre-olimpico di Busto Arsizio la pugile nata a Napoli si qualifica per Parigi 2024 e dopo averlo fatto in un'intervista ha mostrato un'immagine del padre, raccontando una storia, la loro storia, e parlando anche dell'ultimo chilometro, una metafora che rappresenta il grande insegnamento che le ha lasciato papà Giuseppe:

Vi voglio fare vedere una cosa. Non so se si sente. Lui è mio padre. Mi parlava sempre dell'ultimo chilometro. Io l'ho fatto l'ultimo chilometro. Un giorno mi sentivo stanca, prima di Tokyo, parlai con lui. Gli dissi papà sono stanca, gli allenamenti sono intensi, però io non mollo. Lui mi disse:Angelina, un campione che combatte è come un ciclista che quando vede l'ultimo chilometro pedala ancora con più forza e velocità, quando lo vedi l'ultimo chilometro vai sempre più forte. Così ho fatto. Sono andata avanti fino alla fine e ho combattuto con il sangue agli occhi".

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