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Olimpiadi Parigi 2024

La star della Gran Bretagna squalificata nei 100 metri, scatta la polemica: “Non so che regola usano”

Jeremiah Azu è stato squalificato prima ancora di correre per falsa partenza, clamoroso per la Gran Bretagna: “In qualsiasi altra gara ti permettono di correre e poi dopo averla esaminata, qui non so”
A cura di Ada Cotugno
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Marcell Jacobs avrà a che fare con un avversario in meno nella lotta per la conquista nell'oro nei 100 metri alle Olimpiadi di Parigi: incredibilmente Jeremiah Azu è stato squalificato senza aver avuto la possibilità di correre a causa del tempo di reazione troppo basso nella partenza della gara. Cartellino rosso senza appello, nonostante le grandi proteste per provare almeno a gareggiare sub judice, in attesa di una decisone più ponderata.

Una squalifica netta

Il tempo di reazione troppo basso però ha giocato un brutto scherzo alla star della Gran Bretagna, dalla quale ci si aspettavano grandi cose in queste batterie. Assieme a Noah Lyles e Kishane Thompson era uno dei possibili rivali per scippare dalle mani di Jacobs la medaglia d'oro conquistata a Tokyo tre anni fa, ma è stato eliminato dalle batterie senza avere la possibilità di gareggiare.

Per i giudici non c'è stato alcun dubbio nel momento della decisione: il tempo di reazione di Azu è stato di 0.073, nettamente inferiore agli 0.100 consentiti dal regolamento. Anche a occhio, senza l'utilizzo dei replay e delle altre strumentazioni, si può vedere il britannico staccare molto prima di tutti gli altri, una situazione che ha portato alla squalifica automatica.

Le polemiche dopo la decisione

Come ci si aspettava Azu ha provato a difendersi in tutti i modi dopo la decisione del giudice. La sua richiesta era di affrontare comunque la gara sub judice, registrare il suo tempo ed eventualmente essere squalificato dopo se si fosse rilevata l'irregolarità dopo i controlli. Ma la sua partenza falsa era così netta che non gli è stato concesso alcun margine per tornare in pista con tutti gli altri.

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Alla BBC si è mostrato affranto e ha spiegato perché è partito così presto: "Sinceramente, ho reagito a un rumore. È un peccato che non mi abbiano lasciato candidarmi nonostante le proteste, non so bene quale regola venga applicata. Ma mi hanno detto che devo tornare indietro e presentare ricorso, quindi seguirò la procedura e vedrò cosa succede. In qualsiasi altra gara ti permettono di correre e poi dopo averla esaminata, ma non lo so, sono le Olimpiadi quindi le regole sono chiaramente diverse".

Il rammarico è dato dalle ambizioni che il britannico aveva per queste Olimpiadi: a maggio aveva registrato il suo personale record stagionale correndo i 100 metri in 9.97, un ottimo tempo che gli avrebbe permesso di lottare concretamente per finire sul podio di Parigi.

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