La Senna ripulita dalle acque putride: dietro al “miracolo” olimpico una spesa folle da 1,4 miliardi
A pochi giorni dall'inizio delle Olimpiadi di Parigi, una Senna splendente e insolitamente pulita sta facendo il giro del mondo quasi a biglietto da visita del fiume in cui si sosterranno le prove di nuoto in acque libere. Al netto di filtri social o foto ritoccate dall'AI, le acque che solo una manciata di giorni prima erano infestate da liquami e inquinate, oggi appaiono rientrare nei parametri necessari per essere considerate balneabili. Un "miracolo" cui il primo cittadino Anna Hidalgo ha brindato qualche giorno fa, facendosi il bagno. Ma dietro si cela una spesa enorme, e ricca di polemiche, che avrebbe toccato quasi i 1,5 miliardi di euro complessivi di interventi.
La polemica contro le spese da 1,4 miliardi: "faccio la cacca nella Senna"
L'obiettivo di far risplendere lo specchio d'acqua principale di Parigi è stato raggiunto al grido delle "Olimpiadi più verdi di sempre", uno degli slogan che stanno accompagnando da sempre Parigi 2024. Ma il fine, per tantissimi cittadini, non ha giustificato i mezzi che sono stati ripetutamente attaccati e ancor oggi oggetto di feroci polemiche e pungenti sarcasmi.
Online centinaia di utenti hanno già promesso di compiere un atto collettivo dal valore che va oltre il semplice effetto simbolico: defecare in massa nella Senna, cercando di riunire più gente possibile sotto l’hashtag #JeChieDansLaSeine (letteralmente "faccio la cacca nella Senna"). Una protesta che vuole condannare l'enorme quantità di denaro speso per il progetto di riqualificazione del fiume, utilizzando soldi pubblici a sfavore del miglioramento della qualità della vita in città.
La cattedrale sottomarina della Senna: il serbatoio "olimpico"
Le polemiche riguardano il progetto a lunga scadenza, ben oltre le date olimpiche perché per molti, il risanamento della Senna è praticamente impossibile e semplicemente momentaneo: i 1,4 miliardi di euro investiti hanno riguardato i controlli sulle migliaia di case galleggianti lungo il fiume, il monitoraggio costante a monte della Senna nonché il miglioramento degli impianti di depurazione, come a Noisy-le-Grand dove si usano le lampade ultraviolette che uccidono i batteri, oppure come alla stazione Valenton, dove si utilizza l'acido performico per eliminare gli elementi inquinanti.
Ma ciò che ha permesso al momento di depurare la Senna è stata la costruzione di un bacino enorme, sotterraneo, un gigantesco elemento di stoccaggio chiamata la Cattedrale sommersa, nei pressi della stazione della metropolitana di Austerlitz. In grado di contenere una quantità di acqua sporca pari a 20 piscine olimpioniche.
L'inquinamento della Senna: le polemiche di Paltrinieri, i dati scientifici
La quantità enorme di inquinamento nelle acque del fiume parigino era stato oggetto di violente denunce e polemiche solamente qualche settimana fa. Immagini deprimenti con la Senna dalle acque marroni e scure, con detriti e sporcizia ai bordi. E un grado di inquinamento oltre ogni soglia a tal punto che ad alzare l'attenzione fu il nostro Gregorio Paltrinieri tra i primi e i più attenti nell'evidenziare una situazione inaccettabile in vista dei Giochi.
Poi, le analisi a dare conforto e ragione al nostro campione: valori enormi di escherichia coli e di batteri enterococchi, tutti portatori di virus legati alle acque reflue, quelle melliflue degli scarichi che non avevano intorbidito il livello rendendolo non balneabile a tal punto che non poteva consentire alcuna tra le discipline olimpiche in acque libere.