La seconda vita di Drew Robinson, dal tentato suicidio al fuoricampo con un occhio solo
Esistono persone che hanno vissuto più di una vita. Drew Robinson è uno di loro. La prima si è conclusa il 16 aprile 2020: Drew, un ragazzo di 28 anni che sembra avere una vita perfetta, decide di spararsi in testa. È un giocatore professionista di baseball, ha tanti amici e, in teoria, non avrebbe alcun motivo per scegliere di togliersi la vita. In realtà, è afflitto dalla depressione, alimentata dalla solitudine causata dalle restrizioni per il Covid-19. Da quando è piccolo lotta con le sue insicurezze, che il baseball da una parte ha aiutato a combattere, mentre dall'altra ha solo ingigantito. Drew ci pensa su per un po', poi trova il coraggio, poggia la pistola sulla sua tempia destra e preme il grilletto. In teoria, la sua vita dovrebbe finire qui, sono pochissimi i casi in cui chi si spara alla testa riesce a sopravvivere.
Drew non solo sopravvive, riesce anche a mettersi a dormire. Si sveglia il giorno dopo e si rende conto di aver fallito anche nel gesto che avrebbe dovuto mettere fine alle sue sofferenze. Deve scegliere se provarci di nuovo o chiamare un'ambulanza. È in quel momento che Drew comincia la sua nuova vita. Circa 20 ore dopo essersi sparato in testa, arriva in ospedale. È salvo, ma il proiettile gli ha portato via l'occhio destro. Da quel giorno torna ad apprezzare la sua vita, non si odia più, come aveva detto a chi gli aveva chiesto il perché di quel gesto. Si riavvicina alla sua famiglia, disgregata fino al momento del suo tentativo di suicidio. Grazie all'aiuto dei suoi genitori, dei suoi fratelli e della sua ragazza, Drew torna a vivere la vita di un ragazzo normale.
Drew torna a giocare a baseball con un occhio solo
Si sveglia presto al mattino, si allena, gioca con i suoi cani, fa tutto ciò che avrebbe fatto con entrambi gli occhi. È determinato a continuare la sua carriera nel baseball, pur potendo contare su un solo occhio. Si tratta di uno sport difficile già per chi ne ha due ben funzionanti, figurarsi per chi ne ha solo uno. A Drew non importa, vuole prendersi una rivincita e vuole farlo tornando a praticare quel gioco che ha rappresentato tutto nella sua vita, sia dal punto di vista positivo che da quello negativo. Robinson è sotto contratto con i San Francisco Giants, franchigia di Major League che lo ha mandato ai Sacramento River Cats, la loro squadra di Triplo A, nelle leghe minori del baseball statunitense. Qui, Drew prima torna per parlare della sua esperienza e poi ricomincia ad allenarsi, con l'obiettivo di tornare in squadra.
Più o meno un anno dopo il suo tentativo di suicidio, il 27 aprile scorso, gli viene comunicato che farà parte della squadra a Sacramento. Non è qualcosa di dovuto, Drew se lo merita per quello che ha fatto vedere in campo, ovvero due fuoricampo colpiti in amichevole. Il 6 maggio parte la stagione. Quando lo speaker invoca il suo nome, gli applausi sono scroscianti. Drew non si accontenta, vuole essere davvero protagonista e fa registrare un fuoricampo, con un occhio solo, a distanza di un anno da quando si è sparato in testa. La sua storia insegna che, anche quando sembra davvero finita, c'è sempre una seconda occasione. E Drew ha scelto di coglierla, cominciando la sua seconda vita.