video suggerito
video suggerito

La Procura del Coni chiede 4 anni di squalifica per Alex Schwazer

Contestato all’ex atleta azzurro oltre all’uso di Epo anche possesso di testosterone.
A cura di Maurizio De Santis
21 CONDIVISIONI
l'atleta azzurro squalificato

Quattro anni di squalifica per Alex Schwazer, ovvero il massimo della pena, per uso di epo, possesso di testosterone e altre violazioni. E' questa la richiesta, durissima, fatta al Tribunale nazionale antidoping dal capo della procura del Coni, Ettore Torri. Linea della massima severità, quindi, per l'atleta azzurro trovato positivo a un controllo effettuato a sorpresa alla vigilia delle Olimpiadi di Londra 2012. Schwazer è stato deferito per il riconoscimento della responsabilità in ordine a una serie di violazioni ritenute molto gravi e di seguito indicate:

art. 2.1. del codice Wada in virtù della positività per presenza di Eritropoietina ricombinante al controllo disposto dalla WADA in data 30 luglio 2012 a Racines; art. 2.2. del codice Wada in relazione alle anomalie riscontrate nei valori del Passaporto Biologico; art. 2.6. del codice Wada per acquisto e possesso di sostanze dopanti (Eritropoietina e Testosterone); e art. 3.2. delle Norme Sportive Antidoping per essersi avvalso della consulenza/prestazione professionale di un soggetto inibito dall'ordinamento sportivo.

A inizio anno sono attesi il processo e il giudizio, con l'inevitabile stangata per il marciatore. Lo scandalo Schwazer esplose lunedì 6 agosto scorso. Il vincitore della medaglia d'oro nella 50 km di marcia a Pechino aveva rinunciato alla 20 km per un principio di influenza. La positività a metaboliti dell'epo risale al 30 luglio e il Coni fermò l'atleta ancora prima che partisse per Londra, dove avrebbe dovuto disputare la distanza lunga.

21 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views