La pazza idea di Vanessa Ferrari per continuare a vivere il sogno di una medaglia olimpica
Quando sei in corsa per raggiungere il traguardo più grande possibile, corri, corri e non riesci a guardarti né indietro, perché tutto quello che hai fatto sembra sempre poco rispetto a quello che desideri, né a guardare avanti, ignorando l’età, i segnali del corpo e le usure varie che colpiscono tutti gli atleti. L’obiettivo di un campionato del mondo o ancora di più di una medaglia olimpica è spesso così accecante che annulla i contorni del percorso fatto di fatica, fatica, ancora fatica e speranza. E quando poi sei riuscito a raggiungere quel traguardo? Quando da atleta hai raggiunto l’alloro a cui hai sempre aspirato, allora sì che inizi a guardare ovunque, soprattutto intorno e inizi a vedere le cose come non le avevi viste fino a quel momento.
È quello che è successo a Tania Cagnotto, che ha lottato per un’intera carriera contro la sfortuna, le incredibilmente bravi cinesi, i decimi di punti e la sfortuna per poi ottenere alla fine addirittura due medaglie olimpiche, un argento nel Trampolino sincro con Francesca Dallapè e un bronzo prestigioso nel Trampolino 3m alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016. Dopo le vittorie olimpiche, la primissima scelta di Tania è stata subito quella di mollare, ritirandosi nel maggio del 2017. Poteva ancora provare a lottare con le migliori tuffatrici al mondo ma il fisico, la testa e la famiglia richiamavano altre attenzioni. Dopo un po’ di mesi la voglia è tornata a pulsare, l’idea di farsi vedere alle Olimpiadi dalla propria figlia era fortissima e Tania è tornata insieme alla Dallapè. Tokyo 2020, il nuovo obiettivo prefissato, però si è spostato in avanti per colpa del Covid e la meraviglia di un nuovo figlio ha chiuso definitivamente una carriera strepitosa.
Oggi sta vivendo una situazione simile Vanessa Ferrari, che oggi compie 31 anni, e da pochi mesi ha raggiunto il suo più grande traguardo. Vanessa è stata la prima atleta italiana a laurearsi campionessa mondiale nel 2006, a cui ha poi unito anche un argento e tre bronzi mondiali, otto medaglie ai Campionati europei e cinque vittorie in Coppa del Mondo. Vanessa Ferrari ha cercato e ottenuto tutto, in mezzo a infortuni e sfortune da fermare un tir lanciato in discesa. Lei però non ha mai nemmeno frenato, continuando a spingere sull’acceleratore dell’allenamento per raggiungere il suo grande traguardo, ovvero come per Tania Cagnotto una medaglia olimpica.
La sua prima Olimpiade è stata quella di Pechino 2008, ma la sfortuna inizia a battere la grancassa, facendola arrivare in Cina con una tendinite acuta. Sarà una brutta Olimpiade per Vanessa, che dovrà operarsi al tendine di Achille. Torna con discreti risultati nel 2010 e nel 2011 e si prepara mentalmente ma soprattutto fisicamente per le Olimpiadi di Londra 2012.
In Inghilterra fa una buona gara nell’evento a squadre, contribuendo a far qualificare la squadra italiana al settimo posto, con un complessivo di 168.397, punteggio record per l'Italia. È finalmente in buone condizioni e il suo obiettivo è la finale del corpo libero. Nelle qualificazioni è terza, in finale fa un ottimo esercizio e finisce con gli stessi punti di Alija Mustafina, ancora una volta terza in classifica. Per la regola secondo la quale prevale l'atleta che compie un'esecuzione migliore, rispetto a chi porta un coefficiente di difficoltà maggiore, si classifica però quarta. È la seconda gigantesca delusione olimpica per Vanessa.
La carriera continua tra infortuni alle caviglie, alle ginocchia, la mononucleosi, ancora il maledetto tendine di Achille e si arriva con una forza di volontà senza limiti a Rio de Janeiro 2016. L’obiettivo è ancora una volta il suo attrezzo, il corpo libero. Ancora una volta fa un’ottima esecuzione, però ancora una volta finisce quarta, superata dai due astri americani, Simon Biles e Alexandra Raisman e purtroppo anche dall’inglese Amy Tinkler.
Il prossimo obiettivo, a 30 anni, tanti per una ginnasta e tantissimi per una ginnasta con la sua storia di infortuni, diventa Tokyo 2020, che diventa 2021 per colpa del Covid. Il traguardo è lì, a un passo, e finalmente Vanessa Ferrari lo raggiunge. Tutte le fiches vanno sul Corpo Libero e stavolta la medaglia arriva. Prima nelle qualificazioni, in finale per fortuna non accade niente di strano e sfortunato e la Ferrari vince una fantastica medaglia d’argento dietro solo all’americana Jade Carey.
Un’atleta come Vanessa Ferrari, così come Tania Cagnotto, il giorno dopo di sicuro si sarà chiesta: “E ora?”. Tania ha cercato di tornare senza più la furiosa voglia di prima, mentre Vanessa sembra avere un pazzo desiderio: Parigi 2024 è più vicino del previsto e allora perché non riprovarci? In fondo sono solo tre anni. In Francia anche i 34 anni saranno vicini, ma di fronte a Vanessa Ferrari anche gli anni si accucciano come cani mansueti. Per lei, che ha messo a bada infortuni tremendi e sfortune clamorose, cosa sono altri tre anni di fatiche e speranza?