La maratoneta bhutanese sta per mollare, interviene il pubblico: è il trionfo dello spirito olimpico
Kinzang Lhamo ha trovato un modo molto particolare per prendersi la scena alle Olimpiadi. L'atleta del Buthan ha chiuso la sua maratona con un ritardo impressionante, di quasi un'ora e mezza rispetto alla medaglia d'oro. Il primo corridore del suo Paese a competere in questa gara, è stato più volte sul punto di mollare, ma alla fine è riuscito a chiudere anche grazie al pubblico di Parigi che lo ha spronato in un modo molto particolare.
Kinzang Lhamo ultima, ma stoica alle Olimpiadi
Lhamo ha tagliato il traguardo con il tempo di 3:52:59 con una testimonianza di uno sforzo costante. Nonostante il risultato, Kinzang è andato oltre i suoi limiti. A due chilometri dalla fine, la sua prova sembrava destinata ormai a chiudersi in anticipo. Ha rallentato e si è praticamente fermata, fino a quando però i tifosi presenti a ridosso delle transenne l'hanno spronata: prima le hanno dedicato un'ovazione e poi hanno iniziato a "trascinarla". correndo in direzione del traguardo.
Tra gli applausi Kinzang Lhamo ha ripreso il suo passo, e alla fine è riuscito seppur a fatica, con grande perseveranza, ad arrivare al traguardo con un cambio di ritmo. Dopo il taglio del traguardo, ecco l'ovazione per lei, letteralmente distrutta. Lo sforzo è stato tale che la ragazza bhutanese è crollata all'arrivo, al punto da necessitare di una sedia a rotelle per il trasporto al Villaggio Olimpico.
La 26enne è riuscita dunque grazie ad un vero e proprio spirito olimpico a concludere la sua prova e tra l'altro ha anche migliorato il suo personale. Insomma, la sua Olimpiade è stata senza dubbio eccezionale, e nonostante l'ultimo posto ha dato una prova di forza e resistenza davvero degna dei Giochi.
L'atleta bhutanese aveva una sola missione alle Olimpiadi
La capo-delegazione del Bhutan ha comunque voluto subito abbracciare la sua atleta, gonfiando il petto poi ai microfoni della stampa: "L'obiettivo era che lei finisse il lavoro, e lo ha fatto". E il Bhutan non può che essere orgoglioso di quanto fatto da uno dei suoi tre atleti a Parigi 2024.