La mamma di Reeva Steenkamp avverte la nuova fidanzata di Pistorius: “Ha ancora problemi di rabbia”
Oscar Pistorius – che dall'inizio di quest'anno è in "libertà sulla parola", ovvero l'equivalente della nostra libertà vigilata, dopo aver assassinato la compagna Reeva Steenkamp il giorno di San Valentino del 2013 – a 38 anni sta provando a ricostruire la sua vita evitando il più possibile i riflettori. Le ultime notizie che arrivano dal Sudafrica lo danno impegnato sentimentalmente con una nuova fidanzata, la 33enne Rita Greyling, una donna bionda che somiglia molto alla vittima della furia cieca che portò Pistorius a spararle ripetutamente attraverso la porta del bagno, come accertato in via definitiva in sede processuale, nonostante lui abbia sempre negato. Una furia che sarebbe ancora lì, nella testa e nel cuore di Pistorius, come avverte la madre della Steenkamp, mandando un messaggio alla nuova fidanzata dell'ex campione paralimpico: "Ha ancora problemi nella gestione della rabbia".
La storia di Oscar Pistorius: assassinò a colpi di pistola la compagna Reeva Steenkamp
Pistorius ha scontato nove anni di carcere per l'omicidio della sua compagna di allora nella sua casa di Pretoria. L'atleta sudafricano, il primo nella storia che è stato capace di vincere una medaglia in una competizione mondiale per normodotati (l'argento con la staffetta 4×400 ai Mondiali di Taegu del 2011), ha sempre sostenuto – nella sua ricostruzione della morte di Reeva – di essersi svegliato alle prime ore del mattino, pensando che un ladro stesse entrando in casa, ignaro che la sua fidanzata fosse nel bagno. A quel punto ha sparato ripetutamente attraverso la porta, uccidendola all'istante, una condotta che la famiglia della modella ha sempre sostenuto che fosse intenzionale.
La nuova vita in libertà di Pistorius: profilo basso e una nuova fidanzata
Lo scorso 5 gennaio Pistorius è stato rilasciato tra le polemiche in virtù della concessione della libertà vigilata, insistendo ancora di aver ucciso per errore l'allora 29enne Reeva. Da allora Oscar ha adottato un profilo bassissimo, scegliendo di ‘scomparire' per quanto possibili agli occhi dei media: vive in un cottage all'interno della tenuta dello zio multimilionario Arnold – protetta da guardie armate – e fa volontariato presso una chiesa lì vicino. Resterà libero sulla parola fino al 2029 e sarà soggetto a controlli da parte del Dipartimento di correzione in qualsiasi momento della giornata per verificare la sua residenza al fine di controllare la presenza di alcol e droghe. Non gli è consentito uscire dalla zona circostante senza aver informato le forze di polizia locali e non gli è consentito portare con sé un'arma da fuoco né avere alcun contatto con la madre o la sorella di Reeva.
Intanto Pistorius ha stretto una relazione con Rita Greyling, un'amica di famiglia che somiglia parecchio all'ex compagna Reeva. Fonti vicine alla coppia hanno confermato che i due hanno una relazione sentimentale, anche se i dettagli sono strettamente riservati, in ossequio alla volontà dell'ex atleta di restare nell'ombra. Una fonte vicina a Pistorius ha dichiarato: "Sta cercando di ricostruire la sua vita in modo discreto, evitando bar, ristoranti e il pubblico in generale e passando inosservato. Sta cercando lentamente di reintegrarsi nella società, ma lo sta facendo attraverso le famiglie a cui la sua famiglia è legata da decenni".
La madre di Reeva avverte la nuova compagna di Pistorius: "È ancora un pericolo per le donne"
Una riabilitazione cui la famiglia di Reeva non dà assolutamente credito, come dimostrano le parole dure della mamma della modella assassinata, che manda un avvertimento alla nuova fidanzata di Pistorius: "Non capisco come lei non veda alcun campanello d'allarme in lui, visto che non ha ancora perso il suo problema di pazienza – dice la 78enne June, come riportato dal Sun – Avrebbe dovuto seguire un programma di gestione della rabbia mentre era in prigione e a un certo punto gli ho impedito di uscire sulla parola, perché mi infastidiva il fatto che non si stesse sottoponendo a un trattamento. Era arrabbiato e ha ancora problemi con la rabbia. È ancora un pericolo per le donne. Reeva lo conosceva solo da tre mesi, era morta e lui non ha mai confessato".
June e suo marito Barry hanno dichiarato di aver convinto due volte i responsabili della libertà vigilata a bloccare il rilascio di Pistorius, perché temevano che rappresentasse ancora una minaccia. Alla fine l'ex campione paralimpico è riuscito ad ottenerla lo scorso gennaio, pur continuando a sostenere di aver ucciso Reeva per errore. La madre June, fondatrice della Reeva Steenkamp Foundation contro gli abusi sulle donne e sui bambini, ha aggiunto: "Per me non è doloroso che lui sia con questa giovane donna, sono solo preoccupata per lei. La nostra fondazione si occupa di abusi su donne e bambini, un fenomeno fuori controllo in questo Paese".