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Olimpiadi Parigi 2024

La madre di Simone Biles implora il perdono: “Voglio farle sapere che l’amo”. Aspetta una telefonata

La madre biologica della pluricampionessa olimpica Simone Biles chiede un’altra chance alla ginnasta, che le è stata tolta quando aveva 6 anni: “Vorrei solo chiederle di perdonarmi. Ho un numero diretto, ma non lo userò. Voglio che sia lei a contattarmi. La sto aspettando”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Attesissima al riscatto dopo il dramma personale delle Olimpiadi di Tokyo e la successiva lunga pausa dalla ginnastica artistica per prendersi cura della propria saluta mentale, Simone Biles ha mostrato alle Olimpiadi di Parigi di essersi lasciata alle spalle i suoi demoni, vincendo tre medaglie d'oro e una d'argento. Una gioia che ha diviso con le persone a lei più care, ma non con sua madre, la 52enne Shanon, con cui i rapporti sono rotti fin da piccola. La donna adesso implora la figlia di perdonarla e chiede di contattarla per riallacciare il filo dei sentimenti e poterle dire in prima persona quanto le dispiaccia per quello che è avvenuto in passato. Non può e non vuole essere lei a fare il primo passo: "Ho un numero diretto, ma non lo userò. Voglio che sia lei a contattarmi".

Simone Biles con una delle tre medaglie d'oro vinte alle Olimpiadi di Parigi
Simone Biles con una delle tre medaglie d'oro vinte alle Olimpiadi di Parigi

Simone Biles tolta alla mamma quando aveva 6 anni: "Vorrei solo chiederle di perdonarmi"

Shanon vorrebbe guardare solo avanti e tuttavia quel passato non solo non si può cambiare, ma è difficile da dimenticare: a causa della tossicodipendenza, le vite della donna e dei suoi figli si separarono per sempre. Il suo posto nel crescere Simone – oggi 27enne – fu preso dai suoi genitori, i nonni della ginnasta, che qualche giorno fa erano presenti a Parigi per festeggiare con lei e che la Biles considera unicamente come propri riferimenti.

"È stato difficile rinunciare ai miei figli, ma ho dovuto fare ciò che dovevo fare. Non ero in grado di prendermi cura di loro – racconta oggi Shanon al Daily Mail – Facevo ancora uso di droghe e mio padre non voleva che entrassi e uscissi dalle loro vite quando non stavo bene. Vorrei fare ammenda personalmente con Simone, vorrei solo chiederle di perdonarmi. Possiamo andare avanti? Non giudicarmi per il mio passato. Andiamo avanti. Aspetto l'opportunità, aspetto che lei possa venire da me. Sediamoci. Devo solo avere pazienza".

La ginnasta campionessa olimpica è stata adottata e cresciuta dai nonni

Shanon perse i suoi figli, prima in affidamento e poi in adozione, quando suo padre Ronald, oggi 75enne, e sua moglie Nellie si fecero avanti per prendersi cura di lei e di sua sorella minore Adria, oggi 22enne, portandole a vivere con loro in Texas quando la ginnasta aveva solo 6 anni. Stesso destino anche per i due figli più grandi di Shanon, Tevin, che ora ha 29 anni, e Ashley, che ne ha 34: loro sono stati accolti dalla sorella di Ronald. L'uomo fu costretto a intervenire quando la vita della figlia andò fuori controllo a causa della dipendenza da droga e alcol, costringendo i quattro ragazzi a entrare e uscire più volte da famiglie affidatarie a Columbus, nell'Ohio, dove sono nati e dove Shanon vive ancora – in un quartiere infestato dalla criminalità – in condizioni molto difficili a causa dei tanti debiti accumulati.

Oltre all'istanza di fallimento presentata nel 2018, la donna in passato ha avuto spesso a che fare con la giustizia: è stato citata in giudizio 36 volte per vari reati stradali e casi penali. Nel gennaio del 2020 è stata dichiarata colpevole di aggressione e condannata a 180 giorni di carcere con sospensione della pena e libertà vigilata fino a gennaio 2022. Da allora le cose sono filate lisce ed oggi Shanon lavora come cassiera in un supermercato.

Simone Biles con la sorella minore Adria, ex ginnasta: sono state cresciute dai nonni Ronald e Nellie
Simone Biles con la sorella minore Adria, ex ginnasta: sono state cresciute dai nonni Ronald e Nellie

La madre di Simone chiede alla figlia un'altra chance: "Non sono più la persona che ero"

Per quanto oggi sia ‘pulita', Shanon non nasconde che i suoi problemi possano tornare a riprendersi la sua anima: "Sono una tossicodipendente in via di recupero e lo sarò sempre. Ma c'è una via per il recupero. Devi imparare a stare lontano da persone, luoghi e cose. Cambia la tua routine, vivi la tua vita al meglio. Non sono più la persona che ero. Oggi sto bene. Sono una persona amorevole. Ti darei la mia camicia di dosso. Sono molto diversa da come mi hanno dipinto".

Tutto questo finora non è bastato a riannodare quel famoso filo con la figlia: "Quello che sento di Simone lo sento tramite mio padre. Se ho bisogno di sapere qualcosa, chiamo mio padre. Gli chiedo di Simone e lui mi tiene informato. Quando abbiamo firmato i documenti di adozione è stato come se mio padre avesse premuto un interruttore su di me: niente comunicazione, non chiamare e non venire a trovarmi. Era così all'inizio. Ci sono voluti sei anni prima di rivedere i miei figli. Ho rispettato mio padre nel lasciare che i bambini facessero la transizione, lui pensava che fosse la cosa migliore per loro. È stato difficile rinunciare ai miei figli, ma ho dovuto fare ciò che dovevo fare. Non ero in grado di prendermi cura di loro. Ma ero testarda, non mi importava, urlavo: ‘Voglio vedere i miei figli, perché mi fai questo?'. Non capivo al momento, ma anni dopo ho capito perché. Dovevo prima occuparmi di me stessa".

Simone Biles col marito Jonathan Owens, giocatore di football americano dei Chicago Bears: si sono sposati ad aprile del 2023
Simone Biles col marito Jonathan Owens, giocatore di football americano dei Chicago Bears: si sono sposati ad aprile del 2023

Anche il padre biologico di Simone – Kevin Clemons, che vive a Cleveland – non ha contatti con la figlia. In passato ha dovuto combattere anche lui con problemi di dipendenza. Shanon è ancora in contatto con lui e ha detto che anche lui vorrebbe ricostruire il rapporto con figlia, diventata nel frattempo una delle atlete più famose degli Stati Uniti: "Vogliamo entrambi vederla. Parlo con lui tutto il tempo. Lui dice: ‘Se parli con Simone, dalle il mio numero. Mi piacerebbe tanto parlarle'. Ma non posso nemmeno parlarle. Devo passare attraverso mio padre".

L'appello di Shanon a Simone: "Ho il suo numero, ma voglio che sia lei a contattarmi"

Ora la donna spera che sia arrivato finalmente il momento di parlare, vedersi, spiegarsi, abbracciarsi: "Voglio farle sapere che l'amo e che sono molto orgogliosa di lei. Ma sto ancora aspettando". Shanon ha il numero di telefono di Simone, ma non l'ha mai chiamata, ritiene che la chiamata debba essere fatta dalla figlia: "Ho un numero diretto, ma non lo userò. Voglio che sia lei a contattarmi. Ora ha 27 anni. È sposata. Mi sarebbe piaciuto partecipare al matrimonio, ma devo solo aspettare lei. Non puoi spingere nessuno. Non è ancora successo, ma ho pazienza. La sto aspettando. Quando sarà pronta, io sono qui e disposta a riceverla".

Infine Shanon si rivolge direttamente a Simone: "Vorrei sedermi e parlare con te e rispondere a qualsiasi domanda tu possa avere. Non so cosa ti è stato detto, ma voglio che tu senta la verità".

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