La lotta per il bronzo olimpico conteso non finisce: Jordan Chiles presenta un altro ricorso
Jordan Chiles alle Olimpiadi di Parigi ha vinto la medaglia d'oro a squadre nella ginnastica artistica con gli Stati Uniti. Qualche giorno dopo vinse il bronzo nel corpo libero, dietro a Simone Biles e Rebeca Andrade, ma subito dopo la Romania ha presentato ricorso e la medaglia è stata sottratta a Chiles, che ora però la rivuole e per questo ha presentato ricorso alla Corte Federale svizzera. La battaglia per il bronzo non è finita, anche se ora è sempre di Ana Barbosu.
Il bronzo nel corpo libero e l'inchino con Biles per Andrade
Simone Biles puntava all'oro anche nel corpo libero, si è dovuta accontentare del secondo posto. L'americana Chiles si è piazzata terza. Ha vinto Rebeca Andrade. Il suo oro è diventato uno dei più popolari di Parigi 2024 perché Biles e Chiles le hanno fatto l'inchino. Grande gioia per tutte e tre. Ma una settimana dopo Chiles perde il bronzo, che finisce sul collo della romena Ana Barbosu.
Barbosu vince il ricorso al TAS e si prende il bronzo
Chiles era già tornata negli Stati Uniti e materialmente se l'era pure portata a casa la medaglia, che è stata poi consegnata a Barbosu. Così è stato perché il TAS (Tribunale Arbitrale dello Sport) che dopo aver annullato il ricorso sul punteggio di Chiles ha accolto il ricorso della Romania.
Il TAS ha stabilito che l'appello fatto in campo da Cecile Landi, l'allenatrice dell'americana, per aggiungere 0,1 al punteggio, è avvenuta fuori della finestra di un minuto consentita dalla FIGC. Quattro secondi in più sono costati carissimo a Chiles, che ha perso il bronzo. Barbosu la medaglia di bronzo l'ha avuta, ma non proprio quella di Chiles, che se l'è tenuta in attesa del verdetto definitivo.
Jordan Chiles fa ancora ricorso: "Innegabili mancanze"
E ora c'è un altro capitolo della vicenda che va ad aprirsi. Perché gli avvocati della ginnasta americana hanno presentato ricorso davanti alla Corte federale svizzera per contestare il ritiro della medaglia di bronzo che Chiles aveva vinto in pedana. Il team legale dell'americana denuncia un pesante conflitto di interessi affermando che il capo della giuria che ha esaminato il caso ha lavorato per diverso tempo come consigliere per la Romania. Gli avvocati dello studio Gibson Dunn dicono: "Alla luce di queste innegabili mancanze, Chiles chiede alla Corte suprema federale di ripristinare il punteggio che ha ottenuto legittimamente nella prova finale del suolo”. L'appello viene sostenuto sia dal Comitato Olimpico che quello Paralimpico americano.