La lezione olimpica di Francesca Fangio: “Delusa? No, mi son goduta tutto anche la gara non andata bene”
Lo spirito olimpico in una intervista, quella di Francesca Fangio che medaglie non ne ha vinte a Parigi 2024 ma che piange di gioia con la voce strozzata da una emozione tanto genuina quanto empatica, prendendosi prima una semifinale per i capelli, nei 200 rana femminili con il 15° posto per poi lasciare ogni speranza ulteriore. Ma restando per prima rapita dall'averci provato, in parte riuscito e soprattutto creduto: "Per molti forse può sembrare una frase fatta quando si dice l'importante è esserci… ma per è lo è stato" si è liberata nel post gara crollando in lacrime.
La semifinale dei 200 rana femminile di Fangio: 7° tempo
Nessuna speranza per l'atleta livornese che ha accarezzato il sogno più grande ben sapendo di non avere alcuna possibilità di fronte ai ostri sacri di specialità. Eppure è scesa in vasca con il piglio di chi non lascia alcunché di intentato onorando la semifinale che si era guadagnata. Il miracolo non c'è stato, ha chiuso solamente con il settimo tempo in 2'25″39 ma la soddisfazione è rimasta intatta: già un successo esserci, dopo essere approdata alle semifinali col 15° tempo in 2’25″85, ben sapendo di avere un record di 2’23″06 e non poter pretendere molto di più.
Le lacrime di Fangio, lezione assoluta di sportività
Alla fine, per Francesca Fangio è arrivato anche il momento di liberare i propri pensieri fuori dall'acqua. Ancora stremata per la semifinale è crollata in una crisi emotiva di pianto, felice di aver provato a dare il massimo e fiera di esserci riuscita: "Non lo so… non mi sembra vero… non credevo di poterne fare un'altra, ero arrivata a rincorrere la qualificazione olimpiaca all'ultimo istante" ha esordito con le lacrime agli occhi e la voce strozzata dall'emozione: "Certo posso nuotare meglio di così, lo so ma per me è stata speciale, me la sono goduta senza pressioni… l'atmosfera è strepitosa. Sono felice di essermi goduta tutto, le emozioni, il contesto e pure la gara anche se non mi è venuta molto bene".
"Magari per i giornalisti che ti intervistano è brutto sentirselo dire… quando magari uno dice è bello anche solo poter partecipare, esserci… Per me lo è stato, è stata una bellissima emozione e a Tokyo non era esattamente così… (riferendosi alla pandemia e all'assenza del pubblico, ndr) Viverlo ora, così in questo modo mi ha fatto emozionare tanto, sono molto felice".