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La leggenda del rugby irlandese in lacrime, confortato nel modo più bello: “Resti il miglior papà”

Ancora una volta l’Irlanda è stata eliminata ai quarti di finale dei Campionati del mondo di rugby. Gli All Blacks si sono imposti 28-24 rovinando l’ultima partita con la propria nazionale a Johnny Sexton autentica icona irlandese, uscito sconsolato e in lacrime nel post gara. Ma consolato in campo dal figlioletto.
A cura di Alessio Pediglieri
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Irlanda-Nuova Zelanda, quarto di finale della Coppa del Mondo di rugby non è stata una partita come le altre. Soprattutto per il XV di Clover che non ha sfatato il tabù davanti agli All Blacks che hanno vinto di misura (28-24) rovinando così anche l'ultima apparizione di Johnny Sexton, leggenda irlandese, uscito in lacrime. Consolato dal proprio figlioletto che lo ha raggiunto immediatamente in campo.

Fino alla fine l'Irlanda ci ha creduto, ma il sogno si è infranto di fronte alla fortezza inespugnabile eretta dai neozelandesi al termine della partita, vinta con solo 4 punti di vantaggio. Una ‘maledizione' per la Nazionale di Clover che ancora un volta ha dovuto inchinarsi ad un destino atroce che l'ha vista per la decima volta in un Mondiale fallire ai quarti di finale. Una ‘tragedia sportiva' che sembrava potesse finalmente essere evitabile, vista la potenza dimostrata fino a sabato sera, con le 17 vittorie consecutive e il record contro gli All Blacks di quattro vittorie nelle ultime sei partite.

Invece, tutto è sfumato: l'Irlanda è sprofondata nel proprio incubo personale e con lei la sua leggenda, Johnny Sexton chiamato al suo ultimo match prima del già annunciato ritiro. L'epilogo doveva essere differente anche per questo motivo, omaggiando un'autentica leggenda nel modo migliore, ma nulla è valso. Proprio Sexton è diventato così l'emblema della ennesima eliminazione mondiale, privando l'Irlanda ancora una volta delle semifinali, mai raggiunte.

Un'atroce delusione, con i giocatori d'Irlanda comprensibilmente abbattuti, usciti dal campo tra gli applausi e gli onori avversari ma a testa bassa. Inquadrature che hanno cercato subito Sexton, le lui lacrime non sono mancate. Ma nemmeno una scena che ha commosso tifosi e appassionati, quando il piccolo Luca è corso in campo  a consolarlo. "Resti sempre il miglior papà" si legge sul labiale del figlioletto che ha così lenito i dolori del proprio genitore.

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Una scena che ha fatto il giro del web, così come i tantissimi tributi rivolti a Sexton anche dagli stessi All Blacks che lo hanno voluto omaggiare nel modo migliore: "Una leggenda di questo sport" hanno pubblicato sui propri account nel post gara. "Hai avuto una carriera stellare, Johnny. Grazie per tutte le battaglie affrontate con te in questi anni". 

"Sono molto orgoglioso dei miei ragazzi. Non avremmo potuto fare di più, davvero" ha detto Sexton dopo la partita. "Alla fine non è servito a niente. Le ultime sei settimane sono state come un sogno con questo gruppo, questi tifosi. Sono solo deluso dal fatto che non siamo riusciti ad arrivare fino in fondo, soprattutto per loro, ma dobbiamo essere onesti nei confronti degli All Blacks: sono un'ottima squadra, rendiamo loro omaggio".

Per comprendere la grandezza di Jonathan Sexton e che cosa abbia rappresentato per il rugby irlandese e mondiale basta riavvolgere il nastro della sua strepitosa carriera: titolare fisso della propria nazionale dal 2009, ha disputato oltre 100 match totalizzando 946 punti complessivi. Nel 2018 vinse il premio come Miglior giocatore World Rugby dell'anno, dopo aver ricevuto una prima nomina allo stesso nel 2014. Dopo quelli in Nuova Zelanda (2011), in Inghilterra (2015) e in Giappone (2019), questi in Francia erano i suoi quarti Mondiali. A livello di club ha vinto con il Leinster tre Heineken Cup e sei Pro 14, di cui 4 edizioni consecutive tra il 2017 e il 2021.

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